Venerdì 28 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Trieste, morti due alpinisti. "Appesi in parete sotto il sole"

Incidente di montagna in Val Rosandra, vittime due anziani escursionisti che sarebbero morti per sfinimento: per ore sotto il sole senza riuscire ad avvicinarsi alla parete

Il recupero degli alpinisti in val Rosandra

Trieste, 4 agosto 2017 - Tragedia della montagna in Val Rosandra, a pochi chilometri da Trieste: due alpinisti sono morti sulla ferrata 'Rose d'Inverno'. I loro corpi ormai senza vita sono stati trovati nella tarda serata di ieri dagli uomini del Soccorso alpino di Trieste che avevano avviato ricerche dopo l'allarme lanciato dalla moglie di uno dei due. 

Secondo le prime indagini - sul posto anche la polizia scientifica, i carabinieri, i Vigili del fuoco e il 118 - i due alpinisti potrebbero essere morti per sfinimento dopo essere rimasti per ore appesi in parete, sotto il sole della caldissima giornata di ieri. Questa in particolare è l'ipotesi formulata dal Soccorso alpino di Trieste. 

Infatti non sembra che gli escursionisti siano rimasti coinvolti in cadute contro le rocce: pare invece - stando alle prime informazioni riferite dai soccorritori - che il capocordata abbia perso l'appiglio e abbia trascinato in basso anche il compagno, che era legato con lui. Da quel momento la coppia non sarebbe più riuscita ad avvicinarsi alla parete per cercare di mettersi in salvo.  L'allarme è scattato in serata dopo la denuncia di scomparsa dei congiunti. Una delle due vittime - si apprende dal Soccorso alpino - è un alpinista triestino di 84 anni. Si sta procedendo con il riconoscimento del secondo escursionista, che non aveva documenti: si tratterebbe anche in questo caso di una persona anziana.

IL RECUPERO - I tecnici del Soccorso Alpino di Trieste hanno lavorato tutta la notteper recuperare i corpi dei due anziani amici. Le vittime sono Roberto Nardini, 84 anni, e Giorgio Peressoni (79), morti cercando di aiutarsi in parete, probabilmente in seguito a un malore l'uno e allo sforzo di aiutare l'amico, l'altro. I tecnici sono usciti attorno alle 21 e dopo circa un quarto d'ora, risalendo la ferrata hanno trovato i due anziani, entrambi appesi al cavo metallico della ferrata, a poca distanza l'uno dall'altro.

Avrebbero dovuto fare rientro per pranzo, come era già accaduto in tante escursioni simili. Nardini, che si trovava più in alto, è stato rinvenuto in una posizione che lasciava chiaramente intendere il tentativo di tirare su l'amico per la vita. Gli otto tecnici del Soccorso alpino intervenuti sul posto hanno dovuto attendere prima l'arrivo del medico del 118 per la constatazione del decesso, e poi quello della Polizia scientifica, imbracati e accompagnati in cordata fino al punto del ritrovamento, a una sessantina di metri di altezza da terra, a due terzi della ferrata, nel punto tecnicamente più difficile. Per calare i due corpi è stata necessaria la collaborazione del Soccorso Alpino Fluviale dei Vigili del Fuoco. I due anziani erano legati regolarmente all'imbrago e al cavo, anche se con il sistema di assicurazione ormai datato dei due spezzoni di cordino.