Roma, 15 aprile 2024 - Vaiolo delle scimmie (Mpox): ormai quasi un anno fa, era l’11 maggio 2023, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dichiarò la fine dell’emergenza sanitaria globale, iniziata il 23 luglio 2022. “Oggi la grande ondata è rientrata e ci sono solo casi sporadici. In Italia abbiamo avuto circa 1.000 casi dall’inizio, il 98% maschi. Grazie alla campagna di prevenzione e informazione, ma soprattutto alla vaccinazione, abbiamo ridotto i casi e arginato i focolai”.
La sintesi è di Andrea Antinori, direttore Uoc Immunodeficienze virali dell’Inmi Spallanzani di Roma.
Vaiolo delle scimmie, quante persone sono state vaccinate
“Il messaggio che è passato anche tra i maschi che fanno sesso con altri maschi, la fascia di popolazione che ha registrato i maggiori casi, è che il vaccino - sottolinea lo specialista - può essere determinante. E’ sicuro e protegge e si può fare in modo tranquillo in due dosi a distanza di un mese. Allo Spallanzani, nel nostro servizio dedicato al Mpox, abbiamo immunizzato 4mila persone dal 2022”.
Come si trasmette il vaiolo delle scimmie
“Il virus – scrive l’Istituto superiore di sanità – non si trasmette facilmente da persona a persona. La trasmissione umana avviene principalmente tramite il contatto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee o con oggetti contaminati (lenzuola, vestiti…), oppure il contatto prolungato faccia a faccia (attraverso droplets respiratori)”. Durante l’epidemia, rileva l’Iss nel 2022, “i dati finora disponibili e la natura delle lesioni in alcuni casi suggeriscono che la trasmissione possa essere avvenuta durante rapporti intimi”.
Clicca qui se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn