Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Vaccino Coronavirus, l'Ema: "Nel 2021 e speriamo più di uno"

L'Agenzia europea del farmaco: "Nei primi mesi del prossimo anno potrebbero essercene tre approvati. A primavera l'inizio della vaccinazione per la popolazione a rischio"

Coronavirus, scienziati al lavoro (Ansa)

Roma, 16 ottobre 2020 - Il vaccino contro il Coronavirus non arriverà prima del prossimo anno. A dirlo è il direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco (EMA) Guido Rasi. "E' molto difficile, quasi impossibile, avere il vaccino entro il 2020. Direi che l'anno del vaccino sarà il 2021 e speriamo che sarà l'anno dei vaccini, più di uno", ha infatti dichiarato Rasi intervistato a Buongiorno su Sky TG24. "E' auspicabile e molto probabile che ci saranno più vaccini, è quello a cui stiamo lavorando, ne abbiamo già due in fase di preosservazione, quella che noi chiamiamo la rolling review, e probabilmente la prossima settimana ne arriverà un terzo. Si sta andando veloci - ha proseguito il direttore esecutivo dell'Ema -. Se va tutto bene nei primi mesi del 2021 potrebbero esserci tre vaccini approvati dall'Ema. Però tutto deve andare bene, ogni piccolo intoppo è dietro l'angolo".

Coronavirus, il bollettino del 16 ottobre

"Pensiamo e speriamo che le prime dosi importanti per le popolazioni a rischio potrebbero arrivare nella primavera del 2021 con un inizio di vaccinazione importante - ha detto ancora Rasi -. La disponibilità di dosi secondo me andrà aumentando molto rapidamente dopo l'approvazione, credo che, se siamo fortunati, molti di quelli che vorranno essere vaccinati potrebbero esserlo per l'estate del 2021".

Quanto ai tempi necessari affinché il mondo si trovi fuori dall'emergenza sanitaria, Rasi ha spiegato che "l'arrivo del vaccino è l'inizio della fine della pandemia, non è la fine". "Significa che dopo un anno che abbiamo a disposizione il vaccino vedremo la pandemia diminuire in maniera importante - ha chiarito -. All'inizio non si potrà fare a meno di mascherine e distanziamento. Se ne potrà fare a meno quando avremo i primi dati dell'efficacia del vaccino, cioè la composizione tra l'efficacia e la resa nella pratica reale, quando si vedrà quante persone rispondono al vaccino, quanto è intenso e quanto dura. Ci vorranno almeno sei mesi per capirlo".

Intanto negli Usa la casa farmaceutica Pfizer prevede di chiedere l'autorizzazione per il suo vaccino anti-Covid la terza settimana di novembre. L'azienda è pronta a richiedere la procedura di emergenza alla Fda statunitense se i dati della sperimentazione di questo mese saranno positivi.