Roma, 4 luglio 2018 - I vaccini restano obbligatori, ma per poter entrare a scuola il prossimo settembre potrebbe bastare che i genitori degli alunni presentino una semplice autocertificazione invece che i documenti dell'Asl. Questo quanto prevede, secondo fonti, un provvedimento amministrativo dei ministeri della Salute e dell'Istruzione. Disposizioni che dovrebbero essere esposte domani. La scadenza per presentare, come previsto dalla legge, la certificazione di avvenuta vaccinazione da parte della Asl per essere iscritti e frequentare la scuola, era prevista per il 10 luglio prossimo.
Il ministro della Salute Giulia Grillo ha spiegato alla Camera che "proprio in questi giorni il Ministero della Salute è al lavoro, insieme al Ministero dell'Istruzione, per individuare le iniziative più idonee". Per la ministra è allo studio "non una semplice proroga, ma una significativa semplificazione dell'onere documentale a carico dei genitori dei minori di sedici anni, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l'infanzia; non una misura temporanea, per così dire 'a tampone', ma un insieme di accorgimenti che rendano, progressivamente, sempre più pacifico e meno conflittuale il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie e scolastiche". Fermo restando, ha chiarito il ministro del Movimento 5 Stelle, che "non è in alcun modo in discussione il valore sanitario delle vaccinazioni, ciò di cui bisogna discutere, a livello politico, è l'individuazione delle modalità migliori attraverso le quali esse debbano essere proposte alle famiglie affinché sia sempre più consapevole - e senza riserve - la loro volontaria adesione". "Questo Governo - ha detto ancora la Grillo - , nella ferma e sincera convinzione della centralità del ruolo del Parlamento nell'ambito delle istituzioni del nostro Paese, ascolterà ogni seria e condivisa proposta di modifica della normativa vigente nell'ottica di un migliore bilanciamento tra il diritto all'inclusione, il diritto all'istruzione, e il diritto alla tutela della salute - individuale e collettiva".
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Il ministro ha precisato che "la chiarezza è tanto più necessaria alla luce di numerose notizie, diffuse dai mezzi di informazione, in cui si racconta, con eccessiva leggerezza a mio avviso, di 'proroghe' o di 'congelamento di termini': termini che - è bene ribadire - sono tuttora previsti con legge dello stato. Lo stesso atto ispettivo, peraltro, contiene alcune inesattezze che testimoniano, proprio per la fonte qualificata da cui provengono, la oggettiva complessità di una legge voluta in fretta e furia nella scorsa legislatura". Grillo ha precisato poi che "l'articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 73 del 2017 non prescrive che venga necessariamente consegnato alle scuole un certificato di avvenuta vaccinazione, ma, più in generale, qualsivoglia documentazione che possa essere considerata 'idoneà a comprovare l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie ovvero la richiesta di vaccinazione all'Azienda Sanitaria".