Vaccini Covid in arrivo, Speranza: "Il piano per l'Italia"

Il ministro della Salute durante la riunione dei capigruppo a Palazzo Chigi

Vaccino anti-Covid (Ansa)

Vaccino anti-Covid (Ansa)

Roma, 1 dicembre 2020 - Il piano vaccini anti-Covid in Italia potrà contare su "202 milioni di dosi di vaccino" dal primo trimestre 2021. Questo uno dei passaggi dell'intervento del ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della riunione a Palazzo Chigi con i capigruppo. Speranza, come si apprende da fonti di maggioranza, ha illustrato il piano vaccini alla presenza del premier Giuseppe Conte. Ogni dose di vaccino, in base alle conescente attualmente in possesso, "ha bisogno di richiamo e non sappiamo quanto ci sia immunità".

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Ad essere vaccinati per primi saranno il personale medico e quello sanitario, nonché il personale delle Rsa. Per quanto riguarda l'ambito di età, prima gli ultra 80 anni poi la fascia 60/70 anni e via via le altre fasce, come lavoratori essenziali, compresa la scuola. Nella bozza del piano vaccini è presente un meccanismo di implementazione della rete per monitorare le vaccinazioni attraverso un sistema informativo dedicato, collegato con sistemi regionali, ma anche un doppio monitoraggio vaccino-vigilanza e sorveglianza immunologica.

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Speranza ai capigruppo ha anche parlato in particolare del vaccino Pfizer, le cui prime dosi arriveranno "tra il 23 e il 26 gennaio e tali dosi andranno ai 300 punti individuati, che sono direttamente gli ospedali". Un obiettivo del piano è quello di "non far coincidere la terza ondata eventuale con la campagna vaccinale". Speranza avrebbe espresso l'importanza strategica, anche per questo, di flettere la curva epidemiologica. L'obiettivo è quello di non partire con l'obbligo nella campagna vaccinale contro il Covid, ma con la persuasione e l'informazione per raggiungere l'immunità di gregge con 40 milioni di italiani.

Dove avveranno le vaccinazioni di massa? Si parla di grandi spazi pubblici, palestre, spazi aperti fiere. La distribuzione del vaccino, hanno reso noto fonti di maggioranza, sarà interamente statale: la gestione sarà centralizzata e il vaccino sarà distribuito secondo decisioni mediche e scientifiche. Ci sarà il coinvolgimento dell'esercito.