Atene, 29 maggio 2020 - La Grecia apre le porte ai turisti di 29 Paesi ma non all'Italia, a partire dal 15 giugno. Si cominciano così a delineare le possibili mete per le vacanze estive 2020 e, soprattutto, dove non si potrà andare. La Grecia, almeno per il momento, sarà uno di questi Paesi. Il governo ellenico ha annunciato che dal 15 giugno riprenderanno i voli internazionali sugli aeroporti di Atene e Salonicco e ha diffuso una lista di 29 Paesi dai quali riprenderanno gli arrivi, tra cui figurano Germania e Cina ma non l'Italia, la Francia e la Gran Bretagna.
La lista sarà comunque aggiornata e ampliata il primo luglio e quindi i turisti italiani potrebbero ancora essere ammessi quando la stagione entrera' nel vivo.
Al momento confini greci aperti per turisti provenienti da Albania, Australia, Austria, Nord Macedonia, Bulgaria, Germania, Danimarca, Svizzera, Estonia, Giappone, Israele, Cina, Croazia, Cipro, Lettonia, Libano, Lituania, Malta, Montenegro, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud, Ungheria, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Finlandia.
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I confini con l'Austria
Anche con la vicina Austria i confini sono chiusi. "La situazione più difficile è ancora con l'Italia", ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz parlando della libertà di viaggio con i Paesi confinanti dell'Austria. "C'è una buona comunicazione con tutte le Nazioni vicine ma la decisione congiunta e' ancora sospesa e mercoledì verrà presa una decisione su come procedere", ha affermato Kurz. "I dettagli delle aperture dei confini seguiranno la prossima settimana, mercoledì prossimo ci sarà un incontro con altri Paesi vicini, quindi anche con l'Italia", ha spiegato lo stesso Kurz, riferendosi alle aperture dei confini. E' già definito che il 15 giugno non ci saranno restrizioni per viaggi da e per l'Austria con Germania, Svizzera e Liechtenstein.
L'ingresso in Croazia
Sebbene tra i cittadini dei dieci Paesi dell'Ue ai quali ieri la Croazia ha riaperto i confini senza restrizioni non ci siano anche gli italiani, dall'Italia è comunque possibile entrare in Croazia per motivi di lavoro e per comprovate ragioni economiche, tra le quali sono incluse anche quelle turistiche. Infatti, tra le motivazioni di carattere economico che garantiscono l'accesso al Paese ai cittadini dell'Ue da oggi ci sono anche finalità turistiche. Pertanto, è possibile entrare in Croazia anche dall'Italia se si esibisce alla frontiera una prova di prenotazione alberghiera o in altra struttura ricettiva. Per accelerare l'ingresso, il ministero degli Esteri croato consiglia di presegnalare l'arrivo in Croazia compilando un modulo disponibile sul sito del ministero degli Interni croato. Ieri il governo di Zagabria, per far ripartire il turismo duramente colpito dalla pandemia del coronavirus, ha riaperto i confini senza alcuna restrizione per i cittadini di Austria, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Slovenia. Paesi, secondo il governo, che registrano una situazione epidemiologica positiva, analoga a quella della Croazia. Attualmente sulla costa adriatica croata si registra la presenza di circa 20 mila turisti stranieri.