Giovedì 19 Dicembre 2024
Paola Pagnanelli
Cronaca

Uragano durante la vacanze. Ortopedico risarcito

Il giudice condanna l’agenzia di viaggi

L’uragano Wilma che colpì il Messico nel 2005

Macerta, 12 dicembre 2014 - La loro vacanza in Messico volò via nel vento, distrutta dall’uragano Wilma. Ma ora il tour operator, la Veratour, dovrà risarcirli. E’ finita bene, dopo tanta amarezza e delusione, la storia di un ortopedico dell’ospedale di Macerata, che con la moglie e il figlio aveva pensato di trascorrere un soggiorno nella nota località messicana di Cancun.

Nel 2005 la famiglia aveva organizzato il soggiorno rivolgendosi a un operatore che lavora molto con il Messico. Ma prima della loro partenza, erano circolate alcune notizie sul rischio uragani. Il medico si era rivolto al tour operator, ma era stato rassicurato: le previsioni metereologiche erano ottime, non ci sarebbe stato alcun problema. La coppia con il figlio dunque partì, pregustando tramonti sull’oceano e aperitivi a base di tequila e guacamole.

Invece il 22 ottobre la zona venne letteralmente spazzata via dall’uragano Wilma, che ebbe conseguenze devastanti, causò la morte di dieci persone e travolse tutto. Rientrato in Italia, il medico si attivò subito per protestare con chi lo aveva mandato in Messico, senza però ottenere la restituzione di quanto pagato. Per questo decise di fare causa al tour operator.

Per lui l’avvocato Barbara Arzilli ha dunque avviato una richiesta di risarcimento danni al tribunale di Pescara (luogo d’origine dell’ortopedico, dove si trova l’agenzia alla quale si era rivolto per il soggiorno). E il tribunale ha dato ragione al legale: la società Veratour è stata condannata a restituire ai turisti defraudati la cifra pagata per la vacanza, oltre a un piccolo risarcimento. La stessa sentenza è stata ottenuta dall’avvocato Arzilli anche per un teramano, dal tribunale abruzzese. Nel processo è stato chiamato come consulente tecnico Alfio Giuffrida, del Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare, il quale ha dichiarato che la potenza e la pericolosità dell’uragano Wilma erano stati ampiamente previsti prima che la famiglia partisse, e dunque sarebbe stato saggio non mandarli in Messico.