Prato, 23 gennaio 2015 - Un sms per dire no alla droga e al bullismo. Anche a Prato, così come a Roma, è stato attivato ed è già operativo un nuovo servizio telefonico al quale i cittadini potranno inviare messaggi da cellulari e smartphone per segnalare spaccio e bullismo. Il meccanismo è molto semplice e più immediato rispetto alla normale chiamata ai numeri di emergenza, che comunque restano validi anche per questo tipo di segnalazioni: nel caso in cui si venga a conoscenza, direttamente o indirettamente, di episodi simili basterà inviare una segnalazione gratuita al numero PO43002, ricordandosi di iniziare l’sms con l’indicazione della provincia di riferimento (PO in questo caso).
“Siamo orgogliosi di essere una delle province pilota scelte per questa lodevole iniziativa. Spero che presto si possa allargare l’idea anche al mondo di Whatsapp – commenta il questore Filippo Cerulo – Tutte le segnalazioni, che verranno raccolte da personale qualificato e formato ad hoc, verranno trattate dalle forze di polizia nel pieno rispetto della riservatezza e della privacy”. L’iniziativa è stata voluta dal ministero dell’interno per stimolare, specie fra i giovani, l’emersione di fenomeni spesso taciuti, ma con conseguenze a volte drammatiche: “I protagonisti di questa nuova funzione saranno prima di tutto gli studenti, ma anche i presidi, gli insegnanti e i genitori stessi – aggiunge il prefetto, Maria Laura Simonetti – Uno strumento più rapido e “meno impegnativo” per combattere due vere e proprie piaghe, droga e bullismo, che sono in costante aumento”.
Solo nella nostra provincia, in effetti dal 2012 al 2014 sono aumentate del 20% le segnalazioni di consumatori di sostanze stupefacenti, passando da 300 a 360. C’è stato anche un contenuto incremento della percentuale di ragazzi tra i 15 e i 19 anni (dal 14,33% al 16,66% del totale). Nello stesso periodo è diminuita la percentuale di italiani segnalati (dal 72% al 68% del totale), mentre sono leggermente cresciute (dal 21,33% al 22,77%) le segnalazioni provenienti da altre province e riguardanti i residenti pratesi. Più difficile ottenere dati precisi riguardo ai fenomeni di bullismo.
L’attenzione per le fasce più deboli è però grande anche in Procura: “Abbiamo istituito la Sav, squadra antiviolenza, che non è altro che una riorganizzazione della polizia giudiziaria con compiti specifici riguardanti le categorie più deboli – precisa il procuratore Antonio Sangermano – Il bullismo non ha necessariamente conseguenze rilevanti da un punto di vista penale, ma va ugualmente combattuto e arginato per le sue implicazioni socioculturali, che possono essere ancor più devastanti”.