Mercoledì 13 Novembre 2024

Ultimo giorno di stage: muore a 18 anni Studente schiacciato da una trave

Iscritto a un istituto professionale, era impegnato nell’alternanza scuola-lavoro. Aperta un’inchiesta sulle cause

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Era al suo ultimo pomeriggio di stage. Ancora poche ore da trascorrere in azienda: lunedì mattina sarebbe tornato in classe, a raccontare ai compagni l’esperienza in quella ditta di carpenteria metallica nella quale aveva svolto il proprio tirocinio in un progetto di alternanza Scuola-Lavoro. Invece Lorenzo Parelli, 18 anni compiuti a fine novembre, è morto schiacciato da una putrella di acciaio alla Burimec, che realizza bilance stradali e utilizza lo stabilimento di Lauzacco di Pavia di Udine, dove è avvenuta la tragedia, per lavori di laminazione. Lorenzo è stato ucciso a seguito di un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo. Immediati sono stati i soccorsi da parte degli operai dell’azienda. In pochi minuti sono giunti alcuni equipaggi dei Vigili del fuoco di Udine, un’ambulanza e l’equipe medica dell’elicottero sanitario Fvg. Per lo studente non c’era più nulla da fare: è morto all’istante, sotto lo sguardo di chi, fino a pochi istanti prima, gli stava insegnando il mestiere. La zona della tragedia è stata immediatamente transennata per essere posta sotto sequestro dal sostituto procuratore di turno della Procura di Udine: le indagini sono state affidate ai Carabinieri di Palmanova e agli ispettori dell’Azienda sanitaria.

Morto in alternanza scuola lavoro, ipotesi omicidio colposo a carico del datore

Tra i primi ad accorrere i genitori del ragazzo che abitava a Castions di Strada, a un quarto d’ora di distanza dalla fabbrica. A loro si sono immediatamente stretti i titolari dell’azienda e i colleghi di lavoro: il clima all’esterno del capannone, dove la produzione è stata immediatamente fermata, era di disperazione e incredulità. Il 18enne frequentava il Centro di Formazione Professionale dell’Istituto superiore Bearzi di Udine, gestito dai salesiani.

Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha espresso il proprio cordoglio. "Ci stringiamo attorno ai genitori, ai parenti e agli amici del giovane che stava terminando il periodo di tirocinio. È incomprensibile – ha aggiunto – come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità. In questo momento però l’incommensurabile dolore sofferto dalla famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l’esatta dinamica di quanto accaduto". "Un fatto di una gravità inaudita, indegno per un paese civile, la morte sul lavoro di uno studente di appena 18 anni – ha scritto su Twitter il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra – Lo stage in un’azienda dovrebbe garantire il futuro ad un giovane, non condurlo alla morte. Non ci sono parole per commentare questa tragedia orribile". Cordoglio e indignazione anche dal presidente del gruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani: "È toccato nuovamente al Friuli versare un ingiusto tributo, un ragazzo alla cui famiglia dobbiamo stringerci muti – le sue parole – È un dolore senza fine questa sequela di vittime innocenti che perdono la vita mentre si guadagnano il pane, lavoratori anziani su impalcature, giovani che si affacciano ai cantieri, madri e padri di famiglia uccisi dai macchinari. Non si può pagare un simile prezzo per costruire la ripresa del Paese. Abbiamo sentito l’appello dei sindacati, le risposte del governo, la posizione delle imprese: adesso però basta, le cose devono cambiare".

red. int.