Martedì 21 Gennaio 2025
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Ubriachi in bicicletta, che sanzioni si rischiano con il nuovo codice della strada? Le risposte dell’esperto

Roberto Benigni, vicepresidente Anvu, l'associazione professionale polizie locali d’Italia: “Come sono classificati i velocipedi e quindi anche i monopattini e cosa dice la Cassazione”

Roma, 21 gennaio 2025 – Ma se si guida da ubriachi la bicicletta o il monopattino, cosa si rischia con il nuovo codice della strada di Matteo Salvini, regole entrate in vigore il 14 dicembre 2024?

"In sostanza quello che rischiavi prima”, risponde al telefono con Quotidiano.net Roberto Benigni, vicepresidente Anvu, l'associazione professionale polizie locali d’Italia. L’ossatura è la stessa da molti anni, “Salvini ha aggiunto l’obbligo di installare l’alcolock per i condannati.

Ma i limiti di legge sono sempre gli stessi da molti anni. Quello zero per i neopatentati e i conducenti professionali di bus e camion è stato introdotto con l’articolo 186 bis nel 2012. Sicuramente ancora la riforma del nuovo codice non è conosciuta. E questo genera diversi equivoci”.

Ma cosa succede se guido una bicicletta dopo aver bevuto? Le risposte dell'esperto
Ma cosa succede se guido una bicicletta dopo aver bevuto? Le risposte dell'esperto

Ma andiamo con ordine.

La storia per punti

Ubriaco in bicicletta, cosa si rischia?

Da quando è entrato in vigore il nuovo codice della strada,

gli italiani stanno cambiando abitudini su un punto preciso: l’alcol. Questo almeno risulta anche dagli acquisti in farmacia, etilometri e alcoltest sono praticamente introvabili. “E questo è un bene, perché così si raggiunge comunque l’obiettivo”, ragiona Benigni. Il paradosso è che però di fatto non è cambiato nulla rispetto a prima.

Dunque cosa succede ad essere sorpresi ubriachi in bicicletta? “L’articolo 186 – ricorda Benigni – è chiaro e punisce la guida in stato di ebbrezza, in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche. Ed è già capitato che siano stato multati anche ciclisti. Che hanno poi presentato ricorso, ma anche la Cassazione ha confermato la linea. La Suprema Corte ha invece considerato illegittima la sospensione della patente”. 

Le parole della Cassazione

La sentenza 54032 del dicembre 2018, ad esempio, stabilisce questo principio: “Costituisce tuttavia orientamento consolidato di questa Corte quello secondo cui la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, applicabile in relazione a illeciti posti in essere con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, non possa essere disposta nei confronti di chi si sia posto alla guida di un veicolo per cui non è richiesta alcuna abilitazione, come un velocipede (...).  Nel caso in esame, poiché il fatto è stato commesso alla guida di una bicicletta, per la quale non è richiesto alcun titolo abilitativo, il Giudice ha erroneamente applicato la sanzione amministrativa della sospensione della patente di guida”.

La definizione di veicolo secondo il codice della strada

Ma qual è, secondo il codice della strada, la definizione di veicolo? “L’articolo 47 precisa che il principio della guida si applica anche a biciclette e monopattini, che sono equiparati ai velocipedi. E sono veicoli anche i carretti, le botticelle di Roma e quelli che si conducono a mano”. Quindi, in teoria, chi beve oltre i limiti di legge è punibile anche in questi casi.

Le conseguenze per chi beve (anche in bicicletta)

Quindi, fatta salva la sospensione della patente, che non si applica per i velocipedi, ecco le conseguenze per chi beve alla guida:

  • se il tasso alcolemico è tra 0,5 g/l e 0,8, la multa prevista oscilla tra 543 a 2.170 euro
  • se il tasso supera 0,8 g/l ma sta sotto 1,5, si va nel penale e l’ammenda oscilla tra 800 a 3.200 euro
  • se il tasso supera 1,5 g/l, l’ammenda oscilla tra 1.500 a 6mila euro.