Il ritorno, l’ennesimo, sul ring di Mike Tyson a 58 anni suonati contro Jake Paul è fissato venerdì 15 novembre allo stadio AT&T di Arlington, Texas, casa dei Dallas Cowboys di football americano.
L’ultimo dubbio è legato alla commissione sanitaria: in quello Stato l’uso di droga è condannato fortemente e Mike con la sua spavalderia ha dichiarato che "spendo 40mila dollari al mese per fumare erba" (oltre a coltivare marijuana terapeutica per affari): se nelle analisi che verranno effettuate giovedì ce ne sarà traccia nell’organismo del Cannibale, l’incontro sarà rinviato come d’altra parte lo è stato il 20 luglio quando l’ex campione mondiale dei massimi, forse il più grande picchiatore di tutti i tempi nel mondo del pugilato, aveva marcato visita per un attacco d’ulcera.
Ma il giro di affari stimato in 300 milioni, la platea televisiva che Netflix conta di mettere su trasmettendo la diretta dell’incontro e poi producendo un docufilm, la borsa di 20 milioni a testa e gli 80mila biglietti venduti per un sold out fin troppo preventivato fanno pendere la bilancia verso il pronostico che il match in qualche modo si farà. All’altro angolo c’è un pugile per caso: Jake Paul, 27 anni, è uno youtuber molto famoso di là dall’Oceano: 50 milioni di follower e anche lui come il suo avversario non sa che cosa sia la modestia.
Gran fisico da wrestler, pizzo rossiccio demoniaco, ha infilato i guantoni qualche anno fa in una delle mille palestre che popolano gli States e dove si incontra gente di ogni tipo. Ha già combattuto dieci incontri e ne ha vinti nove. "Lo farò anche venerdì", ha detto il guascone della comunicazione faccia a faccia con Iron Mike, che dal canto suo non gliele ha mandate a dire: "Spero che tu ti sia ben preparato a quello che ti accadrà perché rischi che io ti uccida". Dichiarazioni forti che fanno parte dello show in cui si trasformerà di certo questo incontro sui generis anche nella durata: saranno combattute otto riprese, come accade nei sottoclou di ogni riunione anche in Italia, ma ogni round durerà due minuti invece dei tre canonici. Un modo per fare respirare l’ex campione che l’ultima volta ha messo i guantoni in una esibizione farsa nel 2020 contro Roy Jones jr, e che in realtà non combatte un incontro ufficiale dal 2005, e fu una sconfitta.
"Solo Alì è stato più grande di me – ha detto –, ma io ho ancora la rabbia dei giorni migliori". Chissà se si vedrà allo stadio di Arlington. Una curiosità: prima di Tyson-Paul è previsto l’incontro fra il romano Armando Casamonica, la Furia del Quadraro, e il canadese Lucas Bahdi, uno dei migliori pesi leggeri in circolazione. Un onore, magari sarà davvero un incontro di pugilato. E che Tyson ci perdoni.