Se c’è una cosa che non è mai mancata a Mike Tyson – pronto al suo ennesimo ritorno sul ring il 20 luglio in Texas – è la modestia, oltre alla mascella da duro tipica dei campioni del mondo di boxe, dei buttafuori di discoteca e dei galeotti (è stato tutte e tre le cose nella sua vita). Anche ieri ha ripetuto la sua frase più celebre: "Sono il più grande di tutti i tempi" (ha detto in realtà Goat, greatest of all time, che fa più trend). E così c’è voluto poco ad accettare i tantissimi dollari che lo riporteranno, a 58 anni compiuti (li farà il 30 giugno), a combattere. Iron Mike, che sul ring fu campione dei pesi massimi a più riprese fra il 1986 e il 1996 con in mezzo tre anni passati in carcere con una condanna per stupro, sfiderà uno youtuber e attore che si è da poco dato alla boxe ma ha vinto 9 dei 10 incontri disputati, dimostrando un certo talento. Si chiama Jake Paul e negli Usa ha un notevole codazzo di estimatori. Ha trent’anni meno del "più cattivo uomo del pianeta" e anche questo dato dà la certezza che si tratterà molto di show e poco di sport.
La borsa dei due contendenti non è stata comunicata, ma Netflix, la piattaforma tv che ha organizzato l’incontro e che lo diffonderà in diretta planetaria, conta di generare un business da 300 milioni di dollari. Teatro dell’improbabile match sarà uno stadio di football americano, l’AT&T di Arlington dove solitamente giocano i Dallas Cowboys. Ancora incerto il numero di riprese del match. "Temo per Mike – dice Oscar de la Hoya, altra leggenda –, non penso possa reggere molto fisicamente e da questo incontro perde soltanto lui". Ma Tyson è baldanzoso: "Sarà divertente vedere cosa possono fare la volontà e l’ambizione di un ragazzo contro la mia esperienza e la forza".
L’ex campione – un record di 50 vittorie con 44 ko di cui 13 alla prima ripresa, sei sconfitte e due pari e a 20 anni, 4 mesi e 22 giorni il più giovane iridato della storia – non combatte seriamente dal 2005 quando a 39 anni subì due sconfitte consecutive; nel 2020 pareggiò in un’esibizione farsa sugli otto round con Roy Jones Jr. Nella sua carriera è considerato il nono peso massimo di tutti i tempi (e per alcuni il più grande picchiatore). Ma certo uno dei ricordi più nitidi di lui è quando il 28 giugno 1997 nella rivincita per il titolo perso pochi mesi prima staccò a morsi l’orecchio di Evander Holyfield. Roba da Kid Dynamite, un altro dei suoi tanti nomignoli.