Venerdì 8 Novembre 2024
ERIKA PONTINI
Cronaca

Tutti i punti oscuri. Dal sangue sulla camicia all’audio muto della polizia. E quei due cellulari spariti

Sugli abiti del ragazzo umbro tracce ematiche ancora prima dell’arresto. Gli agenti a un certo punto fermano la registrazione dei suoni della bodycam.

Tutti i punti oscuri. Dal sangue sulla camicia all’audio muto della polizia. E quei due cellulari spariti

Tutti i punti oscuri. Dal sangue sulla camicia all’audio muto della polizia. E quei due cellulari spariti

e Sara Minciaroni

La camicia di Matteo Falcinelli sporca di sangue già prima dell’arresto, l’incognita su cosa sia accaduto all’interno del locale, gli audio delle bodycam improvvisamente spenti dagli agenti e le versioni contrastanti sui motivi del diverbio con i poliziotti: soldi o telefoni? E’ fitta ancora di punti oscuri la vicenda dello studente italiano arrestato a Miami sottoposto a violenze nella cella di transito della stazione di polizia dove è rimasto incaprettato per tredici minuti.

LE MACCHIE

SULLA CAMICIA

Dai video sono visibili tre macchie di sangue sulla camicia del giovane calciatore ancora prima che rimanesse ferito durante l’arresto. Cosa è accaduto dentro al locale è ancora uno degli angoli ciechi di questa vicenda. Dalla prima ricostruzione della famiglia Matteo entra nelo strip bar intorno alle 22:15 ordina un drink e alcune ragazze gli offrono sesso ma lui avrebbe rifiutato. In bagno si accorge che gli mancano i cellulari. Inizia a cercarli, chiede dove siano, fino a quando una ragazza gli riferisce che sono stati ritrovati all’ingresso del bar. Matteo li va a ritirare, e solamente dopo ritorna al bar per prendere i drink ordinati precedentemente. I drink erano già pronti sul bancone, li beve insieme alla ragazza e da qui in poi i ricordi si fanno offuscati. E’ durante questo blackout che forse Matteo si è ferito? Ma come?

PERCHÉ GLI AUDIO SILENZIATI?

Alle 3.40 quando Matteo è già in manette, caricato nell’auto della polizia l’agente che ha gestito l’intervento chiama a raccolta i colleghi. I volti sono illuminati dai lampeggianti blu e rossi dei suv. Ha intorno cinque agenti e inizia a parlare sottovoce: "Continuava a toccare tutti", dice in un americano gergale, ma poi un altro poliziotto gli fa un cenno inequivocabile, ruotare una leva. E l’audio scompare. Restano solo immagini del gruppo di poliziotti che parlottano tra di loro. Il sospetto della famiglia è che volessero confrontarsi senza essere registrati.

SOLDI O TELEFONI: PERCHÉ?

Nel rapporto ufficiale i poliziotti scrivono che Falcinelli chiedeva indietro i 500 dollari spesi nel bar ma dai video emerge che voleva ad ogni costo i suoi cellulari. Quelli che – sostiene in tutti i filmati della polizia – sono spariti dentro al locale. "Dentro non hanno i tuoi telefoni", ripete l’agente. E’ qui che la scena degenera, Matteo alza la voce "I need my phone, they have my phone (ho bisogno dei miei telefoni)" e il poliziotto ripete "loro non hanno i tuoi telefoni, se non vuoi avere guai vai a casa fratello". Pochi istanti dopo il ragazzo è a terra. Il volto sbattuto sull’asfalto, il ginocchio dell’agente a premere contro il collo. Poi accade qualcosa che si fa fatica a comprendere: spuntano i telefoni. L’agente li riceve dalle mani di un uomo in completo nero, probabilmente un addetto del locale, e li posa per qualche istante accanto al corpo steso di Matteo ammanettato. Quando il giovane viene sollevato per essere caricato in macchina i cellulari finisco nel veicolo. Di tutto questo nel verbale non c’è traccia. Per questo la famiglia sostiene che le ragioni di Matteo sono state completamente ignorate.

L’INDAGINE DOPPIA

Sarà un’indagine ad accertarlo che potrebbe svolgersi su due binari paralleli: americano e italiano. La famiglia si è rivolta all’avvocato Francesco Maresca, già legale dei familiari di Meredith Kercher. "Nei prossimi giorni – spiega – cercherò di capire quanto l’autorità italiana possa intervenire nei confronti del ragazzo. Al momento ho ricevuto incarico per questo". "Il video è pesante, parla da sé, il comportamento adottato dalla polizia non è tollerabile".