Roma, 25 luglio 2018 - Torna, anzi arriva, perché è tutto nuovo, assicurano. La data d’esordio più probabile è venerdì 27. Il nuovo Tutor SICVe PM negli annunci di chi l’ha progettato è descritto così: più veloce, più preciso, quindi implacabile. Legge anche pubblicità, adesivi, dispositivi luminosi posteriori. «Elevatissima affidabilità (superiore al 99%) nell’individuazione dei veicoli in infrazione», lo presenta sul sito la Engine srl, società senese che l’ha brevettato in 38 paesi. Nel regime di prima, stima l’ingegner Enrico Pagliari dell’Aci, si cestinava il 4% di infrazioni. Colpa magari di targhe sporche, usurate, straniere. Insomma lette male, dove uno zero poteva diventare una D e una B un 8.
Nuovi tutor autostrada, si parte: ecco quando. Come funzionano e dove
Il nuovo sistema di seconda generazione - governato come sempre a livello centrale, da un cervellone romano - sarà sperimentato intanto su una ventina di tratte, quelle più critiche per l’esodo estivo e gli incidenti. Le principali direttrici sono facilmente identificabili, come A1 e variante di valico Direttissima; A14; A10; A16. Ma da dove a dove? Questo sarà comunicato dalla Stradale, se ne parlerà nella conferenza stampa con il capo della polizia Franco Gabrielli, in programma domani. Poi, nei programmi, il SICVe PM - sigla che sta per Plate Matching, la tecnologia delle piastre di corrispondenza - si estenderà ai 320 varchi disseminati sui 3mila chilometri di autostrade italiane. Perché le postazioni restano sempre quelle, cambia il software. «I sistemi di rilevamento della velocità di seconda generazione - è la scheda tecnica dell’azienda che ha brevettato il nuovo sistema - invece di basarsi sul riconoscimento automatico delle targhe mettono a confronto le immagini dei veicoli, determinandone la reciproca verosimiglianza».
Insomma con l’esodo estivo si sperimenta un nuovo regime, dopo un lungo blackout. Riepilogando: il ‘vecchio’ Sicve - o Safety Tutor - era stato spento da Autostrade a fine maggio. Ad aprile, infatti, la Corte d’Appello di Roma aveva dato ragione a un artigiano di Greve in Chianti che, titolare del brevetto, aveva fatto causa alla Società nel lontano 2006. E ora Alessandro Patanè, imprenditore di Latina e licenziatario di quell’invenzione (in altre parole, vende il sistema e riconosce royalties all’azienda toscana), prevede altri guai. «Ho presentato una richiesta di annullamento dell’approvazione ministeriale sul Tutor PM - fa sapere -. Il ministero dei Trasporti ha chiesto un parere all’Avvocatura dello Stato. Oggi siamo fermi lì. La mia previsione? Se partono, glielo sequestreranno».
Sarà per questo contenzioso che Stradale e Autostrade parlano sempre di «sperimentazione», nei comunicati? Il nuovo regime si avvia in ritardo, rispetto ai primi annunci. C’è stato bisogno di verificare bene. Su tutto, resta una certezza: anche per il nuovo strumento varranno sempre le direttive ministeriali e le varie sentenze, tra le ultime quella della Cassazione che ai primi di marzo ha stabilito: «Multe nulle senza l’indicazione della taratura nel verbale».