Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Matera, stupro turiste minorenni inglesi, arrestati rimangono in silenzio

In settimana verranno sentiti anche gli altri tre indagati, tra cui i due trapper Red Michael e Meus Deus

Da sinistra gli indagati Lopatriello, Zuccaro, Gargano e Masiello (Ansa)

Da sinistra gli indagati Lopatriello, Zuccaro, Gargano e Masiello (Ansa)

Matera, 14 settembre 2020 - Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i quattro giovani sentiti nell'ambito degli interrogatori di garanzia davanti al gip di Matera Angelo Onorati, arrestati dalla Polizia per la violenza sessuale di gruppo subita da due ragazze minorenni inglesi nel corso di una festa in una villa di Marconia di Pisticci (Matera) la notte tra il 7 e l'8 settembre scorso. In settimana verranno sentiti anche gli altri tre indagati, tra cui i due trapper, mentre proseguono le indagini per identificare l'ottava persona presente alla festa.

Negli interrogatori silenzio per Michele Masiello, Alberto Lopatriello, Alessandro Zuccaro e Giuseppe Gargano e conseguente convalida della misura cautelare in carcere. Saranno sentiti ora anche Michele Leone ed Egidio Andriulli, in arte trapper Red Michael e Meus Deus. Il settimo indagato è Rocco Lionetti.

Determinanti per la prima svolta giudiziaria di questa vicenda sono state le telecamere di videosorveglianza della villa che, a distanza di 15 minuti, hanno inquadrato il branco prima e dopo la violenza sessuale. Fondamentali, però, sono state soprattutto le deposizioni delle due ragazze che, in attesa dell'incidente probatorio, avrebbero fornito nuovi particolari agli investigatori della Squadra mobile di Matera e del Commissariato di Pisticci. La pm di Matera Annafranca Ventricelli ha disposto nuovi accertamenti sulla posizione dei sette giovani indagati, in particolare sui vestiti indossati, anche per ricercare l'eventuale presenza di dna. Da verificare anche le circostanze che siano stati i componenti del branco a mettere delle sostanze stupefacenti nei drink bevuti dalla due ragazze e che uno di loro abbia ripreso con un telefono cellulare alcuni momenti dello stupro.