
Il geometra Riccardo Brizzi è accusato dalla Procura della Repubblica di truffa e appropriazione indebita
Carrara, 29 dicembre 2014 - RACCONTA la sua verità il geometra Riccardo Brizzi accusato dalla Procura di una serie di capi di imputazione che vanno dalla truffa all’appropriazione indebita. Il geometra di Sorgnano tiene a precisare di non aver gradito l’associazione fra il suo nome usato in termini scandalistici con quello del Partito comunista. E scrive un documento indirizzandolo tutti coloro che continuano a fidarsi di lui e a lavorare con lui.
Lamentandosi del processo mediatico, Brizzi ricorda «il precedente che riguardava la strada dei marmi e che si è concluso con l’archiviazione e una locandina a tutta pagina. Anche questo procedimento si concluderà così. Non è possibile – scrive – entrare nel merito delle singole questioni, estremamente complesse, visto che si è trasformato un contenzioso civile in una denuncia penale da parte di chi è oggetto di pesanti accuse da parte di più soggetti».
A questo punto Brizzi parla del rappresentante della Guardia di Finanza. «Questa denuncia risale al marzo 2010, riguarda fatti che si sarebbero svolti tra il 2007 e il 2009: è passata da una richiesta di conciliazione del Pm che si è trasformata in una richiesta di rinvio a giudizio. Tutto è nato da un contenzioso di natura civile che vede protagonista la società Step progettazioni srl da me amministrata. La mia azienda è creditrice per prestazioni a contratto per oltre 80mila euro e fuori contratto per oltre 150mila ed protagonista di una forte divergenza di opinioni sulla costruzione di un complesso edilizio».
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