Martedì 12 Novembre 2024

Trovato morto l’escursionista disperso in Alto Adige. Un tedesco scomparso da 50 giorni sul monte Rosa

La tragedia in Valle Aurina, dove un 60enne non era rientrato per la notte, facendo scattare le ricerche. Ancora nessuna notizia dell’escursionista Cristoph Menacher a più di cinquanta giorni dall'ultimo avvistamento

Elisoccorso attivo per il salvataggio e per le ricerche

Elisoccorso attivo per il salvataggio e per le ricerche

Valle Aurina, 11 novembre 2024 – Tragedia in Alto Adige. E’ stato trovato morto l’escursionista, quasi sessantenne, in Valle Aurina, nella zona del lago della Selva nei pressi di Predoi. 

L’uomo, dopo una gita nella giornata di ieri 10 novembre, non è rientrato. A seguito di una denuncia di scomparsa, in serata erano già partiti gli uomini del soccorso alpino e l'elisoccorso per localizzarlo facendo presente il fatto che, la minima nella notte scorsa, era di zero gradi. 

Proseguite fino a tarda notte senza risultati, le ricerche sono state riprese questa mattina da parte del Soccorso alpino dell'Alpenvere, vigili del fuoco volontari di Predoi e dalla Guardia di Finanza, in una zona limitata grazie alla localizzazione del cellulare dell'uomo.

L’escursionista, con una seconda casa a Gais (Bolzano), è stato ritrovato senza vita.

Escursionista disperso sul monte Rosa da 50 giorni 

Ancora nessuna notizia dell’escursionista tedesco Cristoph Menacher a più di cinquanta giorni dall'ultimo avvistamento. 

L'uomo, il 20 settembre scorso, era partito da Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola) per un'escursione sulla parete est del monte Rosa. L'ultima traccia del suo passaggio è la firma apposta sul libro delle presenze al bivacco Capanna Marinelli, a 3.036 metri di altitudine.

Non lontano dal bivacco, due settimane più tardi, era stato rintracciato per il salvataggio del cane con cui il 58enne era salito in montagna. Nelle settimane successive, perse notizie dell’uomo, le ricerche erano però state interrotte.

Nella giornata di ieri, nell'ambito della formazione continua, il gruppo piloti del soccorso alpino piemontese ha ripreso l'attività. La zona in cui si ritiene che l'escursionista si sia perso è stata mappata con i droni, ottenendo circa 4 mila immagini, che verranno analizzate nella speranza di individuare qualche indizio utile.

L'attività è stata possibile grazie alla disponibilità del personale del soccorso alpino delle guardia di finanza e del reparto volo di Venegono delle fiamme gialle che, mettendo a disposizione il loro elicottero, hanno consentito il trasporto in quota di personale e attrezzature.