Venerdì 21 Febbraio 2025
NINO FEMIANI
Cronaca

Trovata impiccata a 15 anni. Dall’autopsia tanti dubbi sul suicidio

La giovane non aveva fratture al collo, addome e piedi erano legati. E le scarpe erano pulite. La famiglia insiste sulla pista dell’omicidio, caccia a un video hot. La procura: serve tempo.

Larimar Annaloro, 15 anni, è stata trovata dalla madre impiccata a un albero

Larimar Annaloro, 15 anni, è stata trovata dalla madre impiccata a un albero

PIAZZA ARMERINA (Enna)

Johary Annaloro, la mamma di Larimar, aveva subito gridato i suoi sospetti: "Mia figlia non si è uccisa, indagate ancora". Ora l’invocazione di quella mamma dolorosa trova più di un appiglio. Tante, troppe cose non quadrano nella morte di Larimar, la studentessa quindicenne trovata impiccata a un albero nell’orto di casa il 5 novembre a Piazza Armerina (Enna). Incongruenze che spingono la Procura per i minori di Caltanissetta a riaprire il fascicolo con l’accusa di istigazione al suicidio.

La domanda è duplice: qualcuno ha spinto Larimar a togliersi la vita o, addirittura, l’ha uccisa? L’autopsia ha rivelato dettagli inquietanti: la ragazza aveva collo, addome e piedi legati con una corda dell’altalena, mentre le mani erano libere. L’assenza di fratture al collo (l’osso cervicale non era spezzato), e il fatto che le scarpe fossero inspiegabilmente pulite nonostante l’albero si trovi su un terreno sterrato, aggiungono ulteriori interrogativi. La madre ha confermato di aver slacciato le corde nel tentativo di soccorrere la figlia, ma queste incongruenze alimentano il dubbio e portano gli inquirenti a definire le modalità della morte "anomale".

Un giallo, quindi, che deve ancora trovare un epilogo coerente, ma che ogni giorno si riempie di nuove domande. Un altro elemento di mistero, infatti, riguarda il presunto biglietto d’addio di Larimar, consegnato alla polizia dal fidanzato della giovane. "Ti amerò anche nella prossima vita", recitava il messaggio, ma la famiglia ne contesta l’autenticità. La sorella, Dioslari, ha dichiarato categoricamente: "Non è la scrittura di Lari".

Motivi che hanno spinto i pm nisseni a disporre l’autopsia per approfondire ogni dettaglio: "Non dobbiamo tralasciare nulla". Secondo il patologo forense, Giuseppe Bulla, nominato dalla famiglia, gli spunti emersi dall’autopsia sono "interessanti, ma non conclusivi". E ha richiesto ulteriori analisi sui vestiti e su altri elementi della scena del crimine. "Non abbiamo ancora dati sufficienti per confermare o escludere alcuna ipotesi", ha dichiarato, sottolineando che le indagini richiederanno tempo. Elemento chiave nel mistero della morte di questa giovanissima riguarda il presunto "video con immagini intime" che avrebbe dato l’abbrivio, la spinta alla lite a scuola tra Larimar e una compagna che sosteneva che, grazie alle immagini hot, le avesse sfilato il fidanzato dopo averci "provato anche con tutti i suoi ex".

Il suono della campanella aveva posto fine al litigio, e Larimar, visibilmente scossa, aveva chiesto di tornare a casa dove l’hanno trovata senza vita. Nonostante le indagini approfondite, gli inquirenti non sono riusciti a trovare il video, che secondo le voci sarebbe stato condiviso su alcune chat di adolescenti. Sono stati sequestrati e analizzati i cellulari di otto giovani, ma nessuna traccia del filmato è emersa finora. Forse nei prossimi giorni potrebbero essere sentiti la ragazzina del litigio e il suo ex fidanzato che, davanti a una decina di studenti aveva ammesso la relazione con Lari, "perché ero ubriaco".