Martedì 20 Agosto 2024
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Perché le trombe marine sono in aumento? L’esperto del Cnr: “Il tornado di Palermo da studiare”

Bernardo Gozzini, direttore del laboratorio Lamma: “Eventi improvvisi e devastanti, sempre più estremi. Quali sono i principali fattori di innesco”

Palermo, 20 agosto 2024 – Le trombe marine come quella che ha travolto e affondato il super-yacht Bayesian – tra i dispersi il Bill Gates britannico e il suo avvocato Chris Morvillo – “sono in aumento e lo loro intensità si spiega con la temperatura sempre più calda del mare”. Lo spiega a Quotidiano.net Bernardo Gozzini del Cnr, direttore del laboratorio Lamma.

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Chris Morvillo, avvocato di Lynch, tra i dispersi del veliero Bayesian a Palermo

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La posizione del veliero Bayesian affondato a Palermo da una tromba marina (Guardia costiera Catania)
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Perché le trombe marine sono in aumento?

“Le trombe marine – chiarisce Gozzini – sono in aumento e si stanno monitorando sempre di più anche grazie a tutti quelli che postano foto sui social, molto utili per noi per geolocalizzare gli eventi”. Eventi che sono sempre più estremi, “la loro intensità è dovuta alla temperatura sempre più calda del mare che facilita l’innesco perché provoca una maggiore evaporazione e una maggiore umidità nell’atmosfera, c’è un passaggio di stato e una maggiore energia  che la massa d’aria in qualche modo deve scaricare. Così, non appena passa una perturbazione, questo può provocare una tromba marina”.

Trombe marine: improvvise e devastanti

I tornado sono improvvisi e devastanti, “la difficoltà è che non esistono strumenti per monitorarli. Sono fenomeni limitati nello spazio e nel tempo, durano pochi minuti e possono avere un diametro di un chilometro. Quindi sono eventi molto localizzati. Quel che è successo a Palermo, una barca di 56 metri travolta e affondata, dovrà essere studiato senz’altro”. 

“Impossibile il monitoraggio delle trombe marine”

“Il problema sostanziale delle trombe marine – conclude Gozzini – è che non ho gli strumenti per monitorarle. Mentre a terra posso contare su stazioni meteo che registrano temperatura, precipitazioni, vento, ho radar che mi permettono di avere dati che confermano se si tratta di un fenomeno estremo, quindi eccezionale”. La tromba marina perde potenza “quando trova una superficie scabrosa, e dal mare. Quando il vortice trova ad esempio una costa rocciosa, un’orografia diversa, va ad esaurirsi”.