Troina (Enna), 30 novembre 2024 – Siccità in Sicilia: i sindaci dell’Ennese hanno occupato la diga di Ancipa. “Abbiamo chiuso la condotta verso Caltanissetta e San Cataldo”, annuncia Fabio Venezia, parlamentare siciliano e assessore della giunta di Troina (centro-sinistra).
Ma cosa sta succedendo? E quali sono le ragioni della rivolta? Abbiamo raggiunto al telefono Alfio Giachino, sindaco di Troina.
Sindaco, che cosa sta succedendo?
“Stiamo protestando energicamente e pacificamente. Questa mattina qui eravamo centinaia, amministratori e cittadini. Abbiamo organizzato un presidio permanente h 24, in maniera indefinita. Siamo arrivati a questo proprio perché non abbiamo avuto risposte”.
Quando c’è l’acqua?
"Ogni sette giorni”.
Pesante.
"Aspetti: ogni sette giorni per qualche ora”.
Quante ore?
"Dipende dai quartieri: le ore possono essere 4, 5 o sei”.
Quali sono i Comuni interessati?
"Siamo in 5. Sono nella stessa situazione di Troina anche Cerami, Nicosia, Sperlinga e Gagliano. Vuol dire almeno 28mila abitanti. I cittadini sono esasperati. Questa situazione va avanti da mesi”.
Perché la decisione di chiudere i rubinetti verso il Nisseno?
"Perché noi, a differenza di altri comuni, non abbiamo altre fonti idriche di approvvigionamento. E senza acqua, non si possono nemmeno accendere i riscaldamenti”.
Se dovesse spiegare a un bambino delle elementari perché succede, cosa direbbe?
"Che in Sicilia il sistema della gestione idrica è fallimentare”.
A chi si rivolge?
"In primo luogo alla Regione”.