Roma, 6 agosto 2019 - La scalinata di Trinità de' Monti? E' un monumento storico di Roma, quindi è vietato sedersi. Non solo bivaccare con cibi e bevande, non solo sdraiarsi e magari passarci la notte: è proibito anche solo riposare un attimo sui gradini. Chi lo fa, da qualche giorno viene avvicinato da un vigile che lo invita ad alzarsi, e non obbedire costa caro: una multa di 250 euro, che può arrivare fino a 400 in caso di comportamenti gravi, come sporcare o danneggiare il capolavoro del Settecento romano (in questo caso può anche scattare il penale).
E così i gradini più famosi di Roma diventano off-limits stando all'applicazione più stringente del regolamento di polizia urbana di Roma Capitale, secondo cui quei gradini servono solo a spostarsi da piazza della Trinità dei Monti a Piazza di Spagna, e non sono certo panchine per turisti. Non è una novità: la stessa filosofia è già stata applicata per tutte le fontane monumentali (ne sa qualcosa Valeria Marini, multata a luglio per aver ballato nella Barcaccia). Per esempio a Fontana di Trevi non solo è proibito immergersi ma anche sdraiarsi sui candidi marmi o sedersi sui gradini che portano alla vasca.
Il nuovo regolamento è entrato in vigore i primi di giugno, ma per renderlo applicabile serviva la delibera con le sanzioni, che è stata firmata lo scorso 5 luglio: da lì è scattato il giro di vite. I vigili fanno su e giù ininterrottamente, e per ora i turisti si sono mostrati collaborativi, anche se un po' stupiti: dopo una lunga camminata per la città viene spontaneo sedersi ad ammirare la piazza, fare uno spuntino o anche solo fermarsi a prendere fiato.
LE REAZIONI - Non a tutti piace il pugno di ferro. Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti, commenta: "E' giusto l'anti-bivacco, ma questa è una norma assurda che penalizza e allontana i turisti: se continuiamo a trattarli così riduciamo la loro permanenza a Roma, che oggi è in media è di poco superiore ai due giorni". Scontenti anche a Federalberghi, il cui presidente Giuseppe Roscioli afferma: "L'assembramento è giusto che venga impedito così come, a maggior ragione, il bivacco, ma che non ci possa nemmeno sedere sulla scalinata mi sembra un po' eccessivo. E' un'applicazione troppo rigida della regola, spero che si possa tornare indietro".
Gli abitanti del centro storico invocano maggiore saggezza. La loro presidente, Viviana Di Capua, commenta: "Tutti i divieti vanno considerati a seconda dei comportamenti, se una massa di persone pretende di sedersi e non lascia passare gli altri in qualche modo bisogna regolamentare l'accesso. Certo secondo me, in generale, un turista può anche sedersi e godere delle bellezze del luogo, ma a Roma attualmente c'è un turismo che non ha rispetto della città''.