Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Omicidio Trieste, trovato morto in casa. Fermata la moglie

La vittima uccisa con una coltellata al petto. La donna avrebbe confessato di aver agito sentendosi minacciata e "piena di livore coltivato verso il marito per i dissidi degli ultimi anni"

Una volante della Polizia in una foto d'archivio

Una volante della Polizia in una foto d'archivio

Trieste, 2 aprile 2018 - Gli avrebbe strappato il coltello dalle mani, arrabbiata per l'ennesima lite. Quindi, sentendosi minacciata e "piena di livore coltivato verso il marito per i dissidi degli ultimi anni", lo avrebbe colpito al petto con la stessa arma. Sembra ormai delinato lo scenario dell'omicidio di Trieste, con la ricostruzione fornita dalla polizia. La vittima, un uomo di 73 anni, è stata trovata senza vita  nell'appartamento dove abitava, nel rione di Servola. Ad ucciderlo sarebbe stata la moglie di 69 anni, nel tardo pomeriggio di Pasqua, al ritorno da una giornata coi parenti. La donna è stata fermata e si trova ora agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato preso dal magistrato di turno in nottata, dopo che erano state sentite varie persone che conoscono la coppia e, più volte, la moglie, le cui dichiarazioni erano apparse contraddittorie in più aspetti agli agenti della Squadra mobile. A chiamare i soccorsi è stata la stessa donna: nonostante le cure dei sanitari giunti sul posto, la vittima è morta per emorragia pochi minuti dopo. 

LA RICOSTRUZIONE - Gli inquirenti spiegano che la discussione sarebbe nata da futili motivi. "L'uomo, che si trovava seduto sul divano impugnando un coltello da cucina, si sarebbe alzato continuando ad insultare la moglie che era in piedi davanti a lui". Nonostante il racconto "confuso", la donna ha dichiarato agli inquirenti che piena di "livore coltivato verso suo marito per i pregressi dissidi degli ultimi anni, sentitasi minacciata, avrebbe sottratto l'arma e, rivolgendola verso di lui, lo avrebbe poi colpito al petto".

Tuttavia, dopo essersi resa conto della serietà del gesto e delle precarie condizioni fisiche del marito, la donna ha contattato immediatamente l'emergenza sanitaria che, comprendendo la gravità dei fatti, ha subito allertato la centrale operativa della Polizia.