Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Tribunale di Bologna a Corte Ue: “Anche Germania nazista era sicura?”

I giudici vogliono chiarimenti sulla definizione di 'Paesi sicuri’, contestando il principio per cui potrebbe definirsi sicuro un Paese

Il Tribunale di Bologna rinvia dl 'Paesi sicuri' alla Corte Ue

Il Tribunale di Bologna rinvia dl 'Paesi sicuri' alla Corte Ue

Bologna, 29 ottobre 2024 - Nel suo rinvio alla Corte di Giustizia europea sul decreto 'paesi sicuri' il tribunale di Bologna, entra anche nel merito sulla definizione di 'Paesi sicuri’, contestando il principio per cui potrebbe definirsi sicuro un Paese in cui la generalità, o maggioranza, della popolazione viva in condizioni di sicurezza, visto che il sistema di protezione internazionale si rivolge in particolare alle minoranze. Portando anche il paradosso che la Germania nazista fosse stata estremamente sicura per la stragrande maggioranza della popolazione tedesca, ad eccezione di ebrei, omosessuali, oppositori politici e rom.

I quesiti che il tribunale di Bologna rivolge alla Corte di giustizia europea sulla questione del decreto migranti, prendono le mosse dalla definizione della lista dei Paesi sicuri, non più fatta con un decreto interministeriale, ma con una legge ordinaria. Il tribunale chiede se, in base a questa definizione, l'ordinamento europeo continui ad essere prevalente.

E fa esplicito riferimento al caso del Bangladesh, partendo proprio dal procedimento che ha innescato il rinvio, ricordando che i casi in cui si riscontra la necessità di una protezione internazionale sono legati all'appartenenza alla comunità Lgbtqi+, alle vittime di violenza di genere, alle minoranze etniche e religiose, senza dimenticare i cosiddetti sfollati climatici.

Lo spirito del decreto, suggerisce il tribunale, avrebbe quindi il carattere di "un atto politico, determinato da superiori esigenze di governo del fenomeno migratorio e di difesa dei confini, prescindendo dalle informazioni e dai giudizi espressi dai competenti uffici ministeriali in ordine alle condizioni di sicurezza del Paese designato".