CARO Giovanni, sono Pietro, e abbiamo studiato a Roma alla Gregoriana negli stessi anni. Ricevo il Carlino domenicale che mi fa avere un mio figlio che abita a Bologna. Ti chiedo un parere sui gravi fatti di Parigi. Ne sono rimasto sconvolto.
CARO PIETRO, ti rispondo volentieri anche per chiederti un aiuto e poterti ricordare. Sono vecchio e la memoria è difettosa! Anch’io sono stato molto preso da questi eventi spaventosi.
Oggi ti rispondo dall’Africa dove sono in visita ai miei fratelli e alle mie sorelle e ad alcune famiglie africane della missione bolognese con le quali da anni condividiamo un cammino di fraternità e di preghiera.
L’orrore degli avvenimenti parigini mi ha sconvolto e si è aggiunto all’apprensione che da anni mi accompagna sul cammino di tutto il mondo islamico, che amo e che tengo sempre presente nella mia povera preghiera quotidiana. Non ci sono dubbi: questa violenza omicida non appartiene alla fede che per la comune paternità di Abramo ci è così vicina. Tuttavia, anche la violenza satirica che ha provocato il dramma mi ha interpellato! Molte volte mi trovo davanti ad una nostra pretesa cultura-sottocultura, che mi sembra anch’essa rozza e violenta. Tutto questo mi ha portato a proporre a chi lo desiderasse un cammino di ingresso e di conoscenza del testo coranico. So bene che siamo privi di una competenza sia della lingua araba, sia di quella tradizione, senza la quale non si può pensare ad un vero cammino nell’Islam. Ma conosco persone che ugualmente ci potrebbero aiutare. E in ogni modo desidero porre un segno che consenta di reagire con speranza alla disperazione degli eventi e a reazioni anch’esse non positive e non orienate all’edificazione della pace.
Buona Domenica a te, caro Pietro, e ai carissimi lettori della nostra piccola rubrica.
Giovanni della Dozza