Torino, 20 ottobre 2023 – Una ragazza di 16 anni è stata investita e uccisa a Torino mentre attraversava sulle strisce pedonali in Corso Casale, incrocio già segnalato come pericoloso.
La giovane stava andando a scuola, pioveva e c’era scarsa visibilità. L’ennesima vittima dopo che sulle strade di Roma tra martedì e giovedì si erano registrati 3 investimenti mortali. E proprio il Lazio è in vetta alla classifica dell’Osservatorio pedoni Asaps con 57 vittime tra il 1° gennaio e il 15 ottobre.
La strage dei pedoni
La strage dei pedoni è documentata dal report dell’Asaps. Sono 341, ricorda Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, le vittime tra 1° gennaio e 15 ottobre. “L’anno scorso erano state 485, almeno la metà sono stati investimenti sulle strisce. E come sempre non conosciamo il numero di chi muore in ospedale. Secondo le proiezioni dell’associazione i morti a fine saranno più di 500”.
Cosa prevede il codice della strada
Il codice della strada, ricorda Altamura, “prevede la decurtazione di 8 punti della patente e una multa di 168 euro. Il legislatore ha fatto la sua parte. Ma perché i provvedimenti siano efficaci, dobbiamo aumentare i controlli con campagne repressive e sanzionare chi non lascia la precedenza ai pedoni”.
"Servirebbe un pedovelox”
Il presidente di Asaps Giordano Biserni ha evocato spesso il “pedovelox”, intendendo con questa parola un meccanismo tecnologico paragonabile a quello del photored che sanziona chi brucia il rosso. Ma per ora sono sogni. Restano le vittime. E una considerazione amara: “Negli altri paesi europei le strisce sono sacre. Da noi invece – osserva Altamura – l’automobilista quando vede il giallo del semaforo che spesso regola gli attraversamenti pedonali invece di fermarsi accelera. E qui scatta l’investimento”.
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