Torino, 20 ottobre 2023 – Emilia Maidaska, la ragazza di 16 anni investita e uccisa sulle strisce a Torino, era fuggita dalla guerra in Ucraina, era partita da Odessa. Una delle tante vittime, quella dei pedoni è una vera strage.
Ma dietro all’ennesimo fatto di cronaca c’è il volto delicato e gentile di un’adolescente che amava il disegno e voleva lasciarsi alle spalle l’orrore.
La passione per il disegno
A illuminare la sua vita ci sono le fotografie postate sui social, ecco Emilia con il blocco da disegno e gli schizzi lungo le rive del Po. Questi scatti raccontano una passione che tutti confermano, anche al liceo artistico Passoni dove questa mattina la sedicenne stava andando.
La dinamica dell’investimento
Non erano ancora le sette, era buio, Emilia era appena uscita dalla comunità dove viveva. Secondo una prima ricostruzione della polizia municipale l’automobilista, a bordo di una Volkswagen, avrebbe perso il controllo della vettura a causa della forte pioggia. Dopo l’incidente si sarebbe subito fermato. Dai primi rilievi la ragazza stava attraversando le strisce pedonali per andare a prendere l’autobus che l’avrebbe portata al liceo.
"Determinata e appassionata”
D ario Colombo, professore di discipline pittoriche al liceo, ricorda bene quanto Emilia all’inizio fosse “terrorizzata a tenere la matita in mano. Poi si è appassionata ed è diventata bravissima. Davvero allucinante scappare dalla guerra e venire a morire a Torino sulle strisce pedonali”.
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