Venerdì 20 Dicembre 2024
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Bimba precipitata a Torino, il racconto emozionante di Mattia: “Così le ho salvato la vita”

Il 37enne era con la fidanzata. “Abbiamo sentito un ragazzo gridare, la piccola era a penzoloni dal balcone. Mi sono messo sotto di lei e ho sperato...”

Mattia con la fidanzata Gloria: "Così abbiamo salvato la bambina precipitata dal quinto piano"

Torino, 26 agosto 2023 – L’angelo custode della bambina di Torino  precipitata dal quinto piano e salvata letteralmente ‘al volo’ si chiama Mattia Aguzzi. 

Ha 37 anni, è un impiegato e con la sua fidanzata Gloria Piccolo questa mattina era uscito di casa per andare a comprare il pane. Invece è diventato un eroe. La piccola non era sola in casa, i carabinieri dovranno poi chiarire come mai si sia trovata sul balcone. Ma oggi è il giorno della gioia. Mentre il sindaco Stefano Lo Russo pensa alla “Civica Benemerenza” per quel gesto “eroico e straordinario”, ecco il racconto di Mattia a Qn.net.

“Era a cavalcioni sul balcone”

L’uomo del miracolo nel primo pomeriggio risponde al telefono, è appena uscito dall’ospedale Cto dove è stato sottoposto ai controlli, proprio come la piccola di quasi 4 anni. Tutto bene per entrambi.

Mattia, ma come ha fatto a intuire la traiettoria che avrebbe preso il corpo? Un sospiro, una risposta sincera: “Davvero non lo so neanch’io. Quando abbiamo sentito il ragazzo gridare, io e la mia fidanzata abbiamo alzato gli occhi e ci siamo accorti di quella bambina a cavalcioni sul balcone al quinto piano. Lui le urlava, stai attenta, stai ferma. Noi abbiamo fatto la stessa cosa. Ma era come se la piccola non ci sentisse”.

“Ho aperto le braccia e ho sperato”

L’ultima scena: “La bimba a penzoloni, i piedi nel vuoto, aggrappata al cornicione con le mani”. In quel momento Mattia intuisce che sta per accadere l’irreparabile. “Allora ho cercato di capire la traiettoria, mi sono messo sotto al balcone, ho aperto le braccia e ho sperato. Lei è precipitata. L’ho seguita con lo sguardo. Mi è caduta addosso, su braccia e torace. Ho attutito il colpo. Siamo andati entrambi all’ospedale. Mi hanno avvisato che sta bene. E questo è l’importante”. Lo dice con il tono di voce di chi non ha ancora realizzato davvero quel che è successo.

“Come mi sento? Fisicamente bene. E sono contento che sia finita così. Sì, da quell’altezza penso proprio di averle salvato la vita”.

"Se quel ragazzo non avesse gridato...”

In questo miracolo di fine estate si sono messe in fila tante circostanze incredibili. Gloria, 30 anni, la fidanzata di Mattia, al telefono rivive quei momenti. “Eravamo per strada, in via Nizza, stavamo andando a comprare il pane, erano le 10:30-11:00. A un certo punto, vicino al civico 389, abbiamo sentito un ragazzo urlare. Nel palazzo di fronte a lui una bambina tentava di scavalcare il balcone in muratura. Gli ha gridato, ‘stai attenta’, ‘non ti muovere’.  Senza di lui, non ci saremmo mai accorti di quel che stava accadendo”.

La bimba salva, praticamente senza un graffio. “Non smetteva di piangere –riprende Gloria -. Poi sono arrivate tantissime persone, ho chiamato subito i soccorsi. La mamma della bimba sotto choc non credo abbia realizzato subito quello che è successo”. Ci sarà tempo. Oggi è il giorno della gioia.