Sabato 27 Luglio 2024

Dal re dei mercatini di Natale al capo ultras della Juventus: 8 arresti a Torino per estorsione e sequestro di persona

L’operazione, partita da un’altra indagine sul calcioscommesse, coinvolge anche appartenenti alla 'ndrangheta

Francesco Ferrara soprannominato "Il re dei mercatini di Natale"

Francesco Ferrara soprannominato "Il re dei mercatini di Natale"

Torino, 10 giugno 2024 – Estorsione, intimidazioni, botte e persino un sequestro di persona. Era il modo di operare, secondo le accuse, del “re dei mercatini di Natale”, Francesco Ferrara che insieme ad altri 7, fra cui un capo ultras della Juve, è finito in manette questa mattina nell’ambito di un’operazione che ha visto impegnate le forze dell’ordine sin dall’alba.

C'è anche un noto imprenditore torinese operante nell'ambito dell'organizzazione di grandi eventi enogastronomici e nel settore del caffè, tra le otto persone arrestate questa mattina nel capoluogo piemontese, durante un'operazione della polizia a Torino e nell'area metropolitana. Si tratta di Francesco Ferrara, 48 anni di Rosta (Torino), considerato da molti "il re dei Mercatini di Natale” e dello street food. Le accuse a vario titolo vanno da estorsione, sequestro di persona, violenza privata, porto e detenzione di arma comune da sparo e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso. “L'attività investigativa si è sviluppata da uno stralcio di un'importante indagine svolta a Torino che riguarda il calcioscommesse, dalle quali emergeva la figura di un noto imprenditore torinese attivo soprattutto nell'ambito della produzione di caffè”, spiega Luca Izzo, delle Sezioni Investigative del Servizio Centrale Operativo della polizia.

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"In particolare, l'imprenditore avvalendosi di un noto pregiudicato legato a ambienti di criminalità organizzata, noto per essere anche un ex ultras, aveva di fatto monopolizzato quello che era il controllo del territorio attraverso azioni particolarmente violente che avevano suscitato allarme nella Bassa Val di Susa”, aggiunge Izzo. Il capo ultras del gruppo della Juventus Arditi, accusato di estorsione con l'aggravante mafiosa, già arrestato all'epoca dell'operazione Minotauro, contro la 'ndrangheta in Piemonte, è Giacomo Lo Surdo.

Titolare dell'inchiesta è la pm Manuela Pedrotta. Uno degli episodi vede come vittima un ex collaboratore dell'imprenditore che con un'azione legale aveva chiesto il pagamento di circa 20mila euro di provvigioni per l'attività svolta. Contro di lui è stato organizzato un agguato per costringerlo a rinunciare alla querela. La vittima è stata picchiata, minacciata anche con una corda al collo.

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L'imprenditore Francesco Ferrara, con la protezione di esponenti di vertice della criminalità organizzata di tipo mafioso, esercitava, nei confronti dei suoi collaboratori ovvero di creditori\debitori, una forte intimidazione che spesso culminava in atti violenti o in reiterate minacce, scegliendo in base al profilo della vittima, gli "amici" più idonei. Uno degli episodi più eclatanti è stato commesso nei confronti di un ex collaboratore, che aveva richiesto, con un'azione legale, il pagamento di circa 20.000 euro di provvigioni per l'attività svolta.

Ai suoi danni è stato, quindi, organizzato un vero e proprio agguato per costringerlo a rinunciare all'azione legale. La spedizione è risultata particolarmente violenta, la vittima è stata, infatti, picchiata, minacciata anche stringendole una corda al collo e privata della libertà personale (da qui l’accusa di sequestro di persona). Analoghe modalità mafiose sono state utilizzate, per costringere altre vittime ad assecondare le richieste dell'imprenditore, che si è avvalso della collaborazione di appartenenti alla 'ndrangheta o alla criminalità comune.

Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Torino "Lorusso e Cotugno". Nell'operazione sono state impegnate numerose unità del Servizio Centrale Operativo, delle S.I.S.C.O. di Torino, Milano Brescia, Bologna e Genova, del Reparto Prevenzione Crimine di Torino.