Firenze, 19 febbraio 2017 - DA ROMEO a Russo, da Russo a Renzi. Chissà se il giro delle "tre R" si è chiuso, cioè se sia avvenuto l’incontro tra il primo, l’imprenditore napoletano che ambiva agli appaltoni del Consip, e il padre dell’ex premier Renzi. Intercettazioni e carte, in possesso degli inquirenti della procura di Napoli prima, e di quellla di Roma adesso, avrebbero materiale per dimostrare che Renzi senior e l’imprenditore di Scandicci Carlo Russo – indagati per traffico di influenze in concorso – sarebbero stati visti come il grimaldello per il "salto di qualità" che la Romeo Gestioni, forse per ostracismo a livello politico, non riusciva a compiere. Il singolare reato contestato al babbo di Renzi configura un limbo tra eventuali corruzioni ma anche millanterie su agganci e potere.
MA NON È escluso che i magistrati abbiano potuto tentare di dimostrare solo questo perché, è noto, a un certo punto il Consip comincia a sospettare di poter essere ascoltato, come in effetti risulterà dalla bonifica che ha dato origine all’altra indagine, quella per rivelazione del segreto d’ufficio che coinvolge il ministro Lotti e i vertici dell’Arma. Il "traffico di influenze" ipotizzato avrebbe comunque al centro il duo Renzi-Russo, e alle estremità l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo – conosciuto da Russo – e l’amministratore delegato del Consip, ed ex assessore regionale toscano alla sanità, Luigi Marroni. Con Romeo affamato di appalti e pronto a tutto pur di conquistare peso presso la centrale acquisti della pubblica amministrazione. Un gigante che è in grado di mettere a gara un bando per le gestioni dei pubblici uffici da quasi tre miliardi di euro. E le utilità per questa facilitazione? Su questo punto le carte sono molto coperte. Spunta una fattura da 70mila euro per un catering, che potrebbe essere stata saldata per ricompensare il lavoro di Russo. Poi alla scrittura di Romeo, ossessionato dal pericolo di cimici ed intercettazioni, viene attribuito un pizzino con scritto "30mila euro al mese a T".
E LA T. starebbe per la più illustre delle R. In questo sorta di codice da decrittare, Tiziano Renzi è stato convocato giovedi prossimo alle 15 a piazzale Clodio, dai pm Ielo e Palazzi. Ma anche qui, comincia il rebus di rinvii, anticipi o slittamenti. Forse una tattica del legale di Renzi senior, Federico Bagattini, per allontanare la pressione su questa inchiesta, comunque consapevole che a quella convocazione dovrà rispondere.