La validità dei titoli di studio in Italia
ROMA – “L’Europa e il riconoscimento della professione docente nella giurisprudenza del Consiglio di Stato“: è questo il titolo del convegno che si è svolto oggi pomeriggio a Roma, nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Sindacato, politica e amministrazione a confronto dopo le sentenze n°18, 20,22/2022, organizzato dall’Osservatorio di Diritto scolastico nazionale ed internazionale di cui è Presidente l’avvocato Maurizio Danza.
Il convegno è stato di particolare importanza, poiché nell’ambito dell’evento sono stati dibattuti i principi applicativi fissati dalle sentenze citate del 29 dicembre 2022 della Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, con cui in via definitiva si sancisce “il riconoscimento della validità del titolo di formazione professionale relativo al ciclo di studi post-secondari conseguito all’estero, ai fini dell’esercizio della professione di docente in Italia, in accoglimento della tesi difensiva propugnata dall’avvocato Danza.
La pronuncia, che conferma la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea, a far data dalla sentenza “Morgenbesser” del 13 novembre 2003 C-313/2001, arriva finalmente a ristabilire il rispetto dei principi della Direttiva Europea n°36/2005, in materia di mobilità delle professioni, sancendo il diritto alla libertà di circolazione e di stabilimento previsti dall’art. 45 e 49 del Trattato fondativo dell’Unione Europea, dopo centinaia di sentenze sia del TAR Lazio sia del Consiglio di Stato di condanna del Ministero dell’Istruzione, in ricorsi patrocinati dall’avvocato Danza, che hanno contribuito a mutare l’orientamento giurisprudenziale italiano, in tema di riconoscimento delle abilitazioni all'insegnamento e sostegno conseguite all’estero .
Al convegno hanno preso parte il Sottosegretario del Ministero Istruzione Frassinetti, il Professor Raffaele Bonanni, Docente di Diritto del Lavoro di Unimercatorum, e responsabile Lavoro di Azione, oltre all’avvocato Danza, entrambi autori di numerosi manuali tra cui “Smart Working tra crisi ed innovazione” e “Lineamenti di Diritto del Lavoro pubblico e privato”.