Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Pescara, le coltellate mortali a Thomas Luciani e i gesti di disprezzo: i verbali choc

Omicidio nel parco Powell: la ricostruzione del delitto nel racconto dei testimoni. Si parla anche di una pistola mostrata da uno dei minorenni fermati. Sant’Egidio: domani veglia di preghiera

Pescara, 25 giugno 2024 - Le coltellate mortali nel parco Powell di Pescara – 25 – e i gesti di disprezzo. Secondo quanto riportato dal quotidiano abruzzese Il Centro, i due sedicenni, presunti assassini di Thomas Luciani, 17 anni ancora da compiere, avrebbero sputato sulla vittima agonizzante a terra e gli avrebbero perfino spento una sigaretta sul volto. Poi, una volta al mare, macabre battute su come il ragazzino era stato ridotto. 

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Omicidio di Pescara, i verbali choc

Choccante la ricostruzione dell’omicidio nei verbali.  Un testimone racconta di essersi trovato con gli amici alla stazione di Pescara intorno alle 16 e 30 di domenica. “L’intento era quello di andare al mare ma anche di parlare con Cristopher Thomas che doveva 200/300 euro a (...). Cristopher si trova in genere vicino alla stazione e lì lo abbiamo incontrato. (...) e Cristopher hanno iniziato a litigare perché (...) era aggressivo e Cristopher di rimando gli rispondeva che anche lui aveva amici da chiamare. Ci siamo spostati dapprima verso i silos della stazione, dove (...) si è indispettito perché Christopher non gli restituiva il denaro, quindi (...) ha costretto Christopher a dirigersi verso il parchetto di via Raffaello Sanzio in una zona appartata”. Mentre (...) camminava, già dentro al parco, ci ha fatto vedere che impugnava un coltello”.

"Uno dei fermati aveva anche una pistola”

Dal racconto del testimone chiave e anche di altri emerge un ulteriore dettaglio: la presenza di una pistola di piccole dimensioni, che sarebbe stata mostrata da uno dei due presunti killer, ma che non sarebbe stata usata.

Ipotesi premeditazione

C’è un rischio di premeditazione perché si parla anche del coltello già nello zaino e mostrato agli altri del gruppo già alla stazione, insieme ad un cambio di vestiti che verranno usati dopo l’omicidio. “Thomas faceva dei versi quasi di morte e loro gli dicevano di stare zitto... io ero allibito, non sapevo cosa fare, volevo fermarli ma non sapevo come fare. Mentre lo facevano sembrava che non ci stessero più con la testa”, è uno dei passaggi più forti della ricostruzione. 

Cosa sappiamo sull’uso degli stupefacenti

Sull’uso di stupefacenti, come probabile concausa dei fatti, uno dei testimoni è stato chiaro: “Io non ho fumato stupefacenti. Mentre eravamo insieme non hanno fatto uso di sostanze stupefacenti. In seguito hanno fumato erba, ma non io”.

L’incarico per l’autopsia

Sarà conferito domani, dalla Procura minorile dell’Aquila, l’incarico per l’autopsia, che sarà effettuata dal medico legale Cristian D’Ovidio, che ha già effettuato, la sera del ritrovamento della cadavere, un primo esame esterno sulla salma, contando circa 25 fendenti inferti pare con un coltello seghettato, come quelli da sub. Insomma, la vittima è stata massacrata. D’Ovidio potrebbe procedere già domani stesso ad eseguire l’autopsia.

Le parole dell’arcivescovo

L’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti manda un messaggio di vicinanza alle famiglie di tutti i giovani coinvolti nella drammatica vicenda. “Il mio pensiero - scrive Valentinetti - va al ragazzo ucciso, alla sua famiglia e mi unisco al dolore per una perdita così prematura e tragica. Prego con loro e per loro. Sento, altresì, il dovere di sentirmi vicino anche ai genitori dei presunti assassini. Non possiamo puntare il dito su di loro, è inutile, e forse è anche un modo semplice per condannare qualcuno senza battere il nostro petto, in un mea culpa che è, senza dubbio, comunitario”.

Sant’Egidio: domani veglia di preghiera

“L’omicidio di un sedicenne, ad opera di altri minori, avvenuto nel cuore della città, ci colpisce nel profondo. Pescara non può restare indifferente di fronte al disagio dei suoi giovani e alla violenza: occorre fermarsi, esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia di Thomas, e riflettere su come ridare la possibilità di crescere in un ambiente umano, non violento e interessato agli altri, a partire da chi è più in difficoltà. Non possiamo lasciare spazio ad un’indifferenza che cancella i sentimenti di pietà”. Così in una nota la Comunità di Sant’Egidio che promuove una veglia di preghiera aperta alla città, domani, mercoledì 26 giugno, alle 19.30. “L’appuntamento è all’entrata del parco Baden Powell. Alla fine, in memoria di Thomas, verranno deposti alcuni fiori nel luogo in cui ha perso la vita”.