Martedì 16 Luglio 2024

Bimbo morto a Casal Palocco: TheBorderline è ancora aperto. YouTube: rimossa la pubblicità. Il mistero dei video spariti

Dopo lo schianto con il suv, che ha provocato la morte del piccolo Manuel, 5 anni, gli youtuber hanno dato l’addio al social. Ma decine di contenuti sono ancora visibili

Roma, 19 giugno 2023 – TheBorderline non ha chiuso. Ma Google ha tolto la pubblicità. Mentre, giorno dopo giorno, continuano a sparire video dal canale di sfide estreme aperto su YouTube. Quindi, nonostante l’addio al social dato dal gruppo via messaggio – “pensiamo solo a Manuel” - decine di contenuti sono ancora visibili, anche dopo l’inchiesta per omicidio stradale sulla morte del bambino di 5 anni rimasto ucciso nello schianto tra il suv degli youtuber- fan delle challenge – e la Smart della famiglia.

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L’annuncio di YouTube

“Siamo profondamente addolorati per la tragedia. Abbiamo rimosso gli annunci dal canale The Borderline in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator a seguito di comportamenti dannosi per la community di YouTube”. A riferirlo è un portavoce di YouTube. “Ogni creator di YouTube dovrebbe rimanere responsabile sia all’interno che all’esterno della piattaforma. Di conseguenza questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità”.

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Perché il canale TheBorderline non è chiuso?

La chiusura del canale, ricorda la vicepresidente di Moige, il movimento italiano genitori, può essere decisa solo da Google (ed è stata richiesta). Quello che gli youtuber hanno comunicato con il messaggio di domenica è invece la fine di ogni attività, insomma l’addio – o sospensione? – all’impresa che confezionava challenge. 

Perché spariscono i video?

Intanto però molti contenuti del canale – che alle 14 avevano ancora la pubblicità – stanno misteriosamente sparendo. Il 15 giugno Giornalettismo segnalava 600mila follower e 118 video. Il giorno dopo, venerdì 16 giugno, mentre l’inchiesta sullo schianto prendeva quota, i video erano diventati 61. Alle 14 di oggi, erano scesi a 53. Perché molti non sono più visibili? Quei contenuti potevano forse illuminare alcune zone d’ombra dell’inchiesta? Le domande al momento non hanno risposta.

Perché si fanno nuovi esami tossicologici?

Intanto trapela che la procura di Roma ha disposto esami di secondo livello per valutare il quantitativo e la data dell'assunzione di cannabinoidi da parte di Matteo Di Pietro, lo youtuber che era alla guida del suv. L’accertamento ha l’obiettivo di valutare la quantità e la data a cui risalirebbe l’assunzione dopo che dal primo esame effettuato sono state trovate tracce di cannabinoidi.