Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus, Tgr Leonardo e l'esperimento del 2015. Cosa dicono gli esperti

Desta scalpore un servizio del 2015 su ricerca per innestare il virus della Sars nei pipistrelli. Ma epidemiologi ed esperti Oms concordano: "Non c'entra col Covid -19"

La copertina del Tgr Leonardo (sito Rai)

La copertina del Tgr Leonardo (sito Rai)

Roma, 25 marzo 2020 - In piena emergenza Coronavirus, qualcuno ha riesumato un vecchio servizio del Tgr Leonardo, datato 2015, che subito ha intasato i gruppi WhatsApp di mezz'Europa. L'approfondimento Rai raccontava di una ricerca cinese per innestare il virus della Sars nei pipistrelli. Ovvio che in molti abbiano subito pensato alla nascita del Covid-19. Insomma, l'allarme è: "I cinesi creano il supervirus". 

Ma immediata - e unanime - arriva la smentita di epidemiologi ed esperti: "Il Covid-19 non è lo stesso virus creato in lavoratorio".

Il servizio di Tg3 Leonardo del 2015

"Scienziati cinesi creano un supervirus polmonare da pipistrelli e topi. 'Serve solo per motivi di studio' ma sono tante le proteste: vale la pena rischiare?": la notizia è lanciata da  un servizio del Tg3 Leonardo nel novembre del 2015. "E' un esperimento, ma preoccupa tanti scienziati - spiegava il conduttore - un gruppo di scienziati cinesi innesta una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars ricavato da topi e ne esce un supervirus che potrebbe colpire l'uomo. Resta chiuso nei laboratori, serve solo per motivi di studio. Ma vale la pena correre il rischio, creare una minaccia così grande solo per poterla esaminare?". Il servizio parla di "una molecola Shco14HCO14 che permette al coronavirus di attaccarsi alle nostre cellule respiratorie scatenando la sindrome. Secondo i ricercatori inoltre l'organismo ingegnerizzato può contagiare l'uomo direttamente dai pipistrelli senza passare da una specie intermedia".

Tale è il putiferio scatenatosi, che il direttore della testata regionale Rai, Alessandro Casarin, precisa che quel servizio fu tratto da una pubblicazione della rivista Nature. La stessa autorevole rivista scientifica che proprio tre giorni ha chiarito che il virus di cui parla il servizio, creato in laboratorio, non ha alcuna relazione con il Covid-19, di origine naturale.

 

La smentita degli esperti

"Il Covid-19 non è lo stesso virus creato in laboratorio dai cinesi nel 2015", smentisce categoricamente il professor Enrico Bucci, docente alla Templey University, in Usa, epidemiologo di fama mondiale in una intervista a RaiNews24. "l virus creato nel 2015 - dice il professor Bucci - non aveva capacità epidemica. Inoltre è indubbio che il Covid-19 non è stato creato in laboratorio ma è frutto di una selezione naturale".

Anche per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e rappresentante italiano all'Oms "è una notizia destituita da ogni fondamento, come dimostrato da uno studio pubblicato da Nature che ha analizzato con tecniche e competenze sofisticatissime che questo virus non è nato in laboratorio ma è frutto di una evoluzione". Poi l'appello: "In questo momento è più importante che mai affidarsi solo a fonti scientifiche accreditate e non credere a quello che viene sbandierato sui social, in questo caso un servizio che si riferiva a una situazione completamente diversa".

Dello stesso parere la virologa Ilaria Capua, che conferma come l'origine del virus sia assolutamente naturale, proveniente da "un serbatoio selvatico". La sintesi che mette fine a ore convulse arriva da Roberto Burioni: "Questa è una scemenza. Tranquilli, il coronavirus è naturale al 100%, purtroppo".

Il conduttore del Tg3: non fate spy story

Il servizio è frutto di ''una ricerca che noi trovammo 4 anni fa su agenzie scientifiche internazionali - spiega ora il conduttore, Daniele Cerrato - E allora fu fatto un pezzo. Ora per capire se c'è un nesso fra quel virus e la pandemia che sta scoppiano adesso, bisogna rivolgersi agli esperti, i genetisti. E' uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, e in particolare pipistrelli e pangolini), per cui la storia del virus 'creato' in laboratorio si conferma una bufala colossale. Attenzione, quindi, a non fare collegamenti da spy story. Siano gli scienziati a dire l'ultima''.

La polemica politica

Scoppia la bagarre. In prima fila Salvini e Meloni, che chiamano in causa direttamente Conte e Di Maio. "Incredibile! - scrive il capo della Lega postando il video su Facebook e preannunciando un'interrogazione parlamentare - Da Tgr Leonardo del 16.11.2015 servizio su un supervirus polmonare creato dai cinesi con pipistrelli e topi, pericolosissimo per l'uomo (con annesse preoccupazioni)". E dalla Lega parte poco dopo un'interrogazione urgente al prmier e al ministro degli Esteri. Anche la leader di Fratelli d'Italia incalza: "Vogliamo la verità. La Cina ha mentito sul virus". A cui segue, anche qui, un'interrogazione parlamentare del partito che chiede al Governo di accertare tutto urgentemente. 

"Non ho visto il servizio, ma ho referenze che non è così", si limita a rispondere il premier Conte lasciando la Camera dopo le comunicazioni al Parlamento. "Salvini fermi i motori della propaganda e delle fake news che continua a rilanciare - intima invece il Pd - Se pensa di collaborare in forma costruttiva nell'interesse degli italiani alimentando disinformazione e propaganda, allora non ci siamo proprio. Faccia uno sforzo e provi ad essere serio e responsabile", chiede Carmelo Miceli, responsabile sicurezza dei dem, mentre il Movimento 5 Stelle accusa i leader dell'opposizione di "sciacallaggio di basso livello". 

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