Giovedì 6 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Testamento Berlusconi, Confalonieri: “Forse sarà aperto la prossima settimana”. Tutte le incognite

Il presidente di Mfe-Mediaset: “Non credo ci saranno sorprese”. Cosa è dato per certo e cosa no nella successione del Cav

Fedele Confalonieri ai funerali di Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 3 luglio 2023 – Il testamento di Berlusconi potrebbe essere aperto la prossima settimana. Lo ipotizza Fedele Confalonieri, presidente di Mfe (MediaForEurope)-Mediaset, controllata di Fininvest, e storico amico del Cavaliere. Intercettato all’assemblea generale di Assolombarda a Milano, Confalonieri ha glissato sull’apertura delle volontà testamentarie di Berlusconi: ancora una data non c’è, dice: “Penso si vada alla prossima settimana”. Stessa, prevedibile, reticenza sul contenuto delle carte, chiuse a chiave nello studio del notaio Arrigo Roveda. Fa però capire che non ci dobbiamo attendere scossoni nella galassia Fininvest: “Non credo ci saranno sorprese”.  In ambienti di mercato c’è l’idea che il testamento non sarà aperto prima di martedì, giornata cruciale per Mediaset, in cui si presentano i palinsesti e si raccoglie pubblicità tv. La famiglia vorrà evitare sovrapposizione mediatiche. 

Fedele Confalonieri ai funerali di Silvio Berlusconi (Ansa)
Fedele Confalonieri ai funerali di Silvio Berlusconi (Ansa)

L’impero Fininvest 

L’incognita sulla successione di Fininvest riguarda il 20% delle quote. I cinque figli già detengono il 39% diviso in parti uguali. D’ufficio verrebbe loro distribuito  – in 5 quote equipollenti – anche il 40% della quota paterna (il Cav deteneva il 61% della società). Resta dunque un 20% da spartire. Come suggerisce il presidente di Mediaset, non dovrebbero esserci sorprese perché Berlusconi avrebbe voluto continuità. 

I figli poi dovranno decidere, presumibilmente consigliati proprio da Confalonieri, come gestire l’impero che oltre a Mediaset, comprende Mondadori ma anche la Banca Mediolanum, partecipata al 30%. Non sembra esserci sul piatto una vendita, Piersilvio e Marina avrebbero tutta l’intenzione di continuare ad amministrare in prima persona la società. Ma questa è già un’altra storia. 

Il Monza e Marta Fascina 

Maggiori incertezze ci sono sui beni non finanziari, liquidità, immobili (le ville sparse per il mondo varrebbero 700 milioni), una parte non indifferente di quei 6,8 miliardi di patrimonio stimati da Forbes. Certo il più è stato stabilito, come la vendita del Monza. Per il resto circola negli ambienti vicini a Berlusconi la notizia  – non confermata – che il Cav abbia messo mano alle sue volontà prima del lungo ricovero al San Raffaele. L’ex presidente di Forza Italia dovrebbe aver inserito Marta Fascina – non sposata con l’ex premier e dunque esclusa dalla successione – dome destinataria di una donazione (si parla di una cifra di liquidi fra i 50 e i 100 milioni, oltre a una villa).

L’outsider dalla Colombia 

C’è infine l’incognita Colombia: un’indiscrezione lanciata da Il Fatto vuole infatti che il Cav abbia recentemente fatto un’integrazione testamentaria in favore di Marco Di Nunzio, fra le altre cose candidato sindaco nel 2011 con la lista ‘Bunga Bunga’, e ora membro del Comites di Bogotà. Ne sapremo di più fra una settimana.