Milano, 6 luglio 2023 – “Lascio la disponibile ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti uguali ai miei figli Marina, Pier Silvio, Eleonora, Barbara e Luigi”. E’ quanto si legge nel testamento di Silvio Berlusconi, per l’esattezza in uno dei documenti che compongono le volontà del Cav. Due fogli vergati a mano su carta ingiallita, firmati Silvio Berlusconi, e datati Arcore, 2 ottobre 2006, che sono stati resi pubblici oggi. Queste disposizioni sono state confermate da Berlusconi in un secondo documento, in cui l’ex premier aggiunge “una donazione in favore di mio fratello Paolo Berlusconi di euro 100 (cento) milioni a titolo di legato”. C’è poi una terza carta, che riporta la data 19 gennaio 2022, consegnata da Marta Fascina al notaio il 5 luglio 2023, quando è stato aperto il testamento, in cui sono citati i lasciti per Paolo Berlusconi (100 milioni), per la stessa Fascina (100 milioni) e per Marcello Dell’Utri (30 milioni). Una calligrafia chiara, uno stile asciutto, facilmente riconoscibile, così come è riconoscibile la firma.
Il testamento olografo di Berlusconi non contiene dettagli sul suo patrimonio, né la valutazione dei beni finanziari, immobiliari ecc. Berlusconi si limita a cedere la “disponibile” ai figli maggiori, ovvero la quota di eredità che il testatore può decidere a chi lasciare fra gli eredi, a differenza della legittima, stabilita per legge.
Questo significa che Marina e Pier Silvio riceveranno singolarmente il doppio dall'eredità del padre scomparso rispetto a quanto otterranno Barbara, Eleonora e Luigi. Con l'attribuzione dell'intera “quota disponibile” ai due figli più grandi, avuti da Carla Dall'Oglio, sia Marina sia Pier Silvio riceveranno il 29% ciascuno dell'intero patrimonio del padre oggetto di successione, mentre i figli avuti da Veronica Lario otterranno singolarmente il 14% dell'eredità.