Roma, 4 novembre 2021 - Accelerare sulla terza dose di vaccino anti Covid per evitare che si verifichi in Italia quanto sta accadendo in alcuni paesi europei, con "la cosiddetta 'pandemia dei non vaccinati'. Il Comissario per l'emergenza Francesco Figliuolo utilizza una circolare (dal titolo "Indicazioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale") per illustrare alle Regioni la nuova linea sulla campagna vaccinale. Con la stagione delle "grandi malattie respiratorie" alle porte, ragiona il generale, bisogna procedere "senza indugio".
"Prenotazione libera"
Figliuolo chiede a Regioni e Province Autonome di "garantire la possibilità aggiuntiva di accedere alla vaccinazione direttamente presso gli hub vaccinali senza prenotazione, accanto alle procedure consuete". E ancora di "ricorrere in modo sistematico alla 'chiamata attiva', procedendo alla prenotazione dei soggetti interessati alla dose 'booster' anche attraverso la rete della medicina del territorio, con il più ampio coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei farmacisti".
L'obiettivo è quello di programmare subito le terze dosi così da inocularle dal 181esimo giorno dall'ultima somministrazione, ossia immediatamente dopo la scadenza dei sei mesi fissata da Aifa e ministero della Salute. Una pianificazione che sarebbe cruciale "assicurare uno sviluppo della campagna vaccinale omogeneo su tutto il territorio nazionale; programmare con precisione gli approvvigionamenti dei farmaci, dei presidi e dei materiali sanitari neccessari all'effettuazione delle vaccinazioni; consentire l'eventuale somministrazione concomitante del vaccino anti-influenzale nei confronti delle categorie di soggetti per le quali tale vaccinazione stagionale è raccomandanta; gestire la macchina organizzativa ancora in campo, tenendo conto della razionalizzazione degli hub tuttora in corso".
Per quanto riguarda i destinatari il Commissario evita qualsiasi fuga in avanti. A oggi "le Autorità sanitarie hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi 'booster' secondo il solo criterio anagrafico", vale a dire gli over 60, "eccetto il personale sanitario e i soggetti con elevata fragilità e i soggetti vaccinati con prodotto monodose (ovvero i vaccinati Johnson&Johnson). Pertanto, al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (ad es. comparto scolastico, sicurezza/difesa, etc.), salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti Autorità sanitarie".
Per quanto riguarda invece le fasce di età per cui ancora non è prevista la somministrazione del sieri, il generale scrive che nei prossimi mesi è "probabile" un "futuro allargamento dell'offerta vaccinale alla platea 5-11 anni".
"Contagi in crescita"
Il generale rileva come i dati mostrino "un rialzo della curva epidemica, con un progressivo incremento dell'incidenza settimanale di nuovi casi e dell'Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 0,96 (ancora al di sotto della soglia epidemica), rispetto a 0,86 della scorsa settimana e 0,83 dell'ultima settimana di settembre". Ma, sottolinea, "alla crescita dei contagi non corrisponde, per ora, un incremento proporzionale di ospedalizzazioni". Quindi un po' di numeri: "secondo le rilevazione aggiornate al 3 novembre, 3.029 persone sono ricoverate con sintomi in degenza ordinaria e 381 in terapia intensiva, a fronte rispettivamente di 3.198 e 440 soggetti ricoverati al 30 settembre scorso".