"Sembrava di essere in guerra". L’uomo che gestisce un baracchino di hamburger parla tremando. "Quell’auto è corsa all’impazzata proprio davanti a me". E quello che stava al volante ha guidato a zig-zag, per colpire più persone. Ha lasciato una distesa di sangue, di morte, di feriti.
L’orrore è tornato in Germania, di nuovo un mercatino natalizio, un nuovo terribile attentato, tragicamente simile a quello del 19 dicembre 2016, quando l’islamista Anis Amri lanciò il suo Tir sulla folla al mercato davanti alla chiesa della memoria di Berlino. Oggi le urla, le vittime e i feriti si sono contati a Magdeburgo, nella Sassonia-Anhalt, a meno di due ore d’auto dalla capitale. Il bilancio ufficiale è di due morti.
Secondo il primo ministro del land, Rainer Haselhof, sono un adulto e un bambino. Le squadre di soccorso che a decine sono accorse al centro della città tedesco-orientale parlano di un numero di feriti che va "da 60 a 80", molti dei quali in condizioni definite "critiche" dai sanitari. L’uomo alla guida dell’auto piombata sulla folla è stato subito arrestato. Non sono state ancora diffuse notizie sulla sua identità, ma si tratterebbe di un medico saudita nato nel 1974. Specializzato in psichiatria, ha un permesso di soggiorno permanente e lavora in una struttura privata nella città in cui vive, Bernburg, a 45 chilometri da Magdeburgo dove, in serata, è avvenuta una operazione di polizia. La macchina della morte l’avrebbe noleggiata poco prima dell’attacco. In una foto diffusa dall’emittente Ntv, si vedrebbe il killer steso a terra, le mani legati e due agenti di polizia in piedi accanto a lui.
Data la dinamica, non sembrano esserci sono dubbi: le autorità locali hanno classificato l’orrore di Magdeburgo come attentato terroristico, come conferma l’agenzia Dpa. Ma il 50enne saudita non era sospettato – dalla polizia – come estremista islamico. È tutto successo poco dopo le 19, quando centinaia di persone affollavano il centro della città tedesca, poco meno di 240mila abitanti. Secondo le prime testimonianze, l’auto di grossa cilindrata – si tratterebbe di un Suv nero, forse una Bmw – avrebbe puntato direttamente sulla piazza che ospitava il mercatino, falciandola in diagonale e fermando la corsa solo dopo 400 metri. Una donna ha raccontato al quotidiano locale Mitteldeutsche Zeitung, che la macchina "è piombata nel settore della fiera dedicato alle favole, io ho fatto appena in tempo a spostarmi con il mio bambino. C’erano così tante famiglie…". Dicono che l’auto è passata a velocità folle accanto a un ex McDonald’s per svoltare in direzione del mercato vecchio mercato. La folla presa dal panico ha cominciato a correre in tutte le direzioni.
Dopo meno di un’ora l’area era un pullulare di ambulanze e di mezzi dei vigili del fuoco. Sono state issate delle tende dove assicurare i primi soccorsi. Molti dei feriti sono stati soccorsi direttamente sul selciato davanti agli stand del mercatino, illuminati dai lampeggianti blu delle volanti della polizia. Tutta la zona è blindata, agli automobilisti è stato intimato di evitare il centro di Magdeburgo. Con i megafoni gli agenti hanno chiesto ai passanti di allontanarsi rapidamente.
"Questi fatti lasciano presagire il peggio", è il doloroso e cupo commento di Olaf Scholz. "I miei pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglia, siamo al loro fianco e al fianco del popolo di Magdeburgo", ha scritto il cancelliere su X. La Germania è ripiombata in un orrore che sperava di poter dimenticare, l’orrore vissuto al Breitscheidplatz, a Berlino, otto anni fa. Ma il sangue sul selciato mercato vecchio è oggi, è qui, in un paese già lacerato da mille crisi.