Catania, 22 dicembre 2020 - Forte scossa di terremoto di magnitudo 4.6 è stata registrata questa sera, alle 21.27, nella Sicilia orientale. Il sisma si è verificato in mare davanti alla costa Ragusana. Secondo quanto riportato dalll'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l'epicentro è stato localizzato a 15 chilometri da Acate, a 30 km di profondità. Ingv ha poi aggiornato la scossa a magnitudo 4.4, con coordinate geografiche (latitudine, longitudine) 36.92, 14.37, confermando la profondità di una trentina di chilometri.
La scossa è stata nettamente avvertita nel Ragusano, nel Siracusano e nel Catanese. La terra ha tremato per circa una quindicina di secondi. Il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, ha affermato che non sono stati segnalati danni. Nello Musumeci, il presidente della Regione, è in contatto con il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, per essere aggiornato sulle ricognizioni nelle zone colpite, e di eventuali conseguenze.
In alcuni paesi vicini, come Vittoria e Modica, la gente si è riversata per strada per la paura. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha confermato: "Per il momento non si registrano danni a cose e persone. C'e' tanta paura tra la popolazione, molta della quale ha preferito scendere in strada ed era comprensibilmente impaurita". E ha aggiunto: "Ci sono in giro i vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile per fare una ricognizione ma ancora non abbiamo segnalazione di danni e speriamo davvero che non ce ne siano. Io ero a casa, ho avvertito la scossa: davvero ha fatto paura".
Panico anche a Comiso, vicino a Ragusa, dove vive Stefano Sucato: "Ho avuto tanta paura, tremava tutto. Tanta gente è scappata ed è ancora in strada". La scossa è stata avvertita anche in alcune zone della Sicilia occidentale, spiega: "Mia moglie si torva a Lascari, nel palermitano, e anche lei l'ha avvertita".
Stefano Branca, direttore dell'Ingv di Catania, ha chiarito che il sisma non ha alcun legame con l'attività in corso dell'Etna. "Assolutamente no" ha assicurato Branca. "Dal punto di vista della magnitudo non è stato significativo, poichè profondissimo (circa 30 km). Siamo in presenza dello spostamento della placca africana, che si muove di un millimetro l'anno. E' la dinamica della crosta terrestre".
Un residente a Licata (Agrigento) ha testimoniato: "All'improvviso hanno iniziato a tremare i lampadari, sono caduti libri dalla libreria e la vetrina si è spostata. La scossa sembrava interminabile. Appena abbiamo capito che si trattava del terremoto e siamo scesi subito per strada, siamo saliti in auto e abbiamo raggiunto il piazzale del centro commerciale San Giorgio dove c'è molto spazio. Ma temiamo che ci possa essere un'altra scossa". Questo il racconto di Mariuccia Terranova, ancora tremante. L'impiegata adesso si trova in auto con la sua famiglia per timore di altre scosse. "Abbiamo avuto tanta paura speriamo non accada altro. E' stato forte come il terremoto del 90". La sorella, Graziella Terranova, ha aggiunto: "Eravamo seduti a tavola quando il tavolo ha iniziato a muoversi e anche le sedie. E' durato almeno 10/12 secondi. Ci siamo alzati e siamo andati sul terrazzo. E la gente era sui balconi e molti altro sono scesi per strada".
Alcuni lievi danni si segnalano in una abitazione a Solarino, nel ragusano. La Protezione civile regionale sta eseguendo sopralluoghi anche in una palazzina di quattro piani rimasta lesionata a Gela. Intanto squadre sono al lavoro a Vittoria per monitorare lo stato delle infrastrutture strategiche, come i ponti. Marcello Dimartino, a capo della Protezione civile comunale di Vittoria conferma che vista anche la profondità dall'epicentro, non è stata segnalata alcuna onda anomala. Gli interventi dei vigili del fuoco sono al massimo per aprire i portoni di casa delle persone che son fuggite lasciando le chiavi nella toppa, ha aggiunto Giorgio di Martino, addetto alla comunicazione del comando provinciale dei pompieri di Ragusa.