Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Terremoto oggi a Marradi, Ingv: “Avvertito da Perugia a Trento”

Registrate altre 92 scosse. L’istituto: la zona interessata è caratterizzata da alta pericolosità sismica

Il sito dell'Ingv con la segnalazione del terremoto a Marradi

Il sito dell'Ingv con la segnalazione del terremoto a Marradi

Roma, 18 settembre 2023 – Il terremoto di oggi con epicentro a Marradi è stato avvertito in tutta l'area dell'Appennino tosco-emiliano, nell'intera provincia di Firenze, in Romagna e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Ma anche in un'area compresa tra Perugia e Trento. Lo scrive in una nota l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sottolineando che la zona interessata "è caratterizzata da alta pericolosità sismica".

Il sito dell'Ingv con la segnalazione del terremoto a Marradi
Il sito dell'Ingv con la segnalazione del terremoto a Marradi

Lo sciame sismico

L'epicentro del terremoto, di magnitudo 4.9, è stato individuato a circa 3 km a Sud Ovest del comune di Marradi (FI), circa 42 Km circa a nord di Firenze. Nella stessa area, alle 4.38, circa 30 minuti prima dell'evento, la rete sismica ha registrato un terremoto di magnitudo Ml 3.3. Successivamente sono stati localizzati ben 92 fenomeni sismici, la maggior parte sotto magnitudo 2. Lo sciame sismico si concentra tra Marradi e Tredozio (Forlì-Cesena), anche se in mattinata (11.16, 11.17 e 12.57) si sono registrate scosse anche nel comune di Palazzuolo sul Senio, che dista 12 chilometri da Marradi.

I precedenti nel 1542 e nel 1919

L'Ingv ricorda che sono due i forti terremoti del passato più vicini all'area della sequenza sismica odierna, entrambi con epicentro nella zona del Mugello regione storica nel cuore dell'Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze: l'evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l'evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4. In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell'Appennino settentrionale: la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell'Appennino. Dalla mappa della sismicità storica, l'epicentro odierno – riferisce l'istituto di ricerca – risulta essere relativamente vicino anche ai terremoti dell'Appennino Tosco-Romagnolo in particolare al terremoto del 22 marzo 1661 Mw 6.05 e del 29 ottobre 1725 Mw 5.67.