Nottoria (Perugia), 6 novembre 2016 - Quanto temuto alla fine è successo, un dipinto del '600 è sparito dalla chiesa di Nottoria di Norcia (Perugia), danneggiata dal terremoto. I carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico stanno indagando sul furto del 'Perdono di Assisi' (1631) del pittore francese Jean Lhomme, che lavorò per Papa Urbano VIII.
Al momento comunque i carabinieri non escludono, altre ipotesi: la tela potrebbe essere stata tolta da qualcuno per metterla al sicuro in previsione di nuove e forti scosse. Di certo c'è solo che la Sovrintendenza non ha prelevato l'opera.
I militari si sono messi al lavoro dopo una segnalazione su Facebook che riferiva di 'scaicalli' entrati nella chiesa di Santo Stefano il 30 novembre per portare via il dipinto, di cui sono rimasti solo il telaio e la cornice d'opera.
Nel 1989 il lavoro del pittore francese fu analizzata in un testo critico a cui partecipò il Prof. Alberto D'Atanasio, che oggi ha denunciato la grave sparizione.
Ma il problema sciacalli ad ogni emergenza ritorna e non solo nel caso di Nottoria. Già nei giorni scorsi era più volte scattato l'allarme furti nelle case degli sfollati. Due donne residenti a Perugia di 27 e 31 anni, di nazionalità rumena, sono state sorprese mentre si aggiravano con fare sospetto e senza un motivo attorno a una casa del centro di Camerino. Entrambe con precedenti per reati contro il patrimonio, sono state identificate dai carabinieri e segnalate alla Questura, è stata chiesta l’applicazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Camerino.
Per prevenire e reprimere i reati predatori, i militari di Tolentino e Camerino stanno utlizzando anche un drone. Foglio di via anche per quattro ragazzi tra i 23 e i 27 anni, tre marocchini e un romeno domiciliati tra Perugia e Grosseto, sorpresi dai carabinieri di Macerata nelle zone colpite dai recenti terremoti. I quattro erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
Altro rischio è per gli anziani, presi di mira da persone senza scrupoli che si presentano alla porta, anche in zone fuori dal cratere, dove le abitazioni non crollano ma tremano, come sedicenti tecnici del Comune (o della Protezione civile), pronti a introdursi nelle case dei più spaventati e indifesi per alleggerirli di risparmi e gioielli con la scusa di verificare eventuali crepe. Dall’Emilia al Lazio, dalla Toscana alle Marche, dall’Abruzzo al Molise, si moltiplicano allarmi e denunce.
PROTEZIONE CIVILE: 3 MILIONI - Per i terremotati sono stati raccolti 3.062.970 euro. La raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma in centro Italia prosegue bene grazie al numero solidale 45500 riattivato, dopo la scossa del 30 ottobre, dal Dipartimento della Protezione Civile. Il numero solidale 45500 nella prima fase di attivazione, dal 24 agosto al 9 ottobre, aveva già raccolto oltre 15 milioni di euro.