Napoli, 28 aprile 2024 – Non c’è pace per Napoli, anche oggi svegliata da un terremoto. Dopo la forte scossa di ieri ai Campi Flegrei, stamani la terra ha tremato intorno al Vesuvio. Il vulcano è stato epicentro di una serie di eventi nella notte, il più forte di magnitudo 3.1, registrato dai sismografi dell’Ingv alle 5.55. Coincidenza: più o meno l’orario di ieri. Ottaviano, Massa di Somma, Somma Vesuviana, San Sebastiano e Sant’Anastasia i comuni più vicini. La profondità stimata è di 0,4 km. Dunque un sisma di superficie, che non ha fatto danni ma è stato avvertito da tutta la popolazione dell’area vesuviana. Continua lo sciame ai Campi Flegrei, attraversato da una serie di scosse di intensità bassa (magnitudo inferiore al 2).
Il bradisismo dei Campi Flegrei
Il terremoto di 3.1 di questa mattina ha interessato l’area vesuviana, a sudest di Napoli, tristemente nota per l’eruzione del 79 d.C. che travolse Pompei ed Ercolano, dall’altra parte rispetto al golfo di Pozzuoli (sud-ovest) dove ieri si è verificato un sisma di 3.9. Una magnitudo insolita per la zona, caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, un lento sollevamento del suolo associato a un vulcanismo secondario, cioè alla presenza di magma che si muove a una profondità elevata e che causa delle scosse ripetute ma generalmente di lieve entità, definite per questo motivo bradisismiche.
I terremoti del Vesuvio
Il bradisismo non c’entra invece con l’attività sismica nell’area del Vesuvio, che negli ultimi anni peraltro è aumentata. La sismicità in questa zona è comunque generalmente bassa e confinata all’area craterica e addirittura “rilevabile alla stazione OVO (Sede Osservatorio Vesuviano) solo in alcune occasioni”. Non ci sono collegamenti con una potenziale eruzione. Il livello di sorveglianza dell’'Osservatorio di Napoli sul Vesuvio è verde. Questo significa che si ci sono attualmente elementi che segnalino variazioni significative nello stato di attività del vulcano.