Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Terremoto, cresce l'allarme valanghe

Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri avverte che il livello di pericolo di slavine è in aumento per colpa delle forti nevicate e delle scosse di terremoto

L'Hotel Rigopiano prima e dopo la slavina (Ansa)

L'Hotel Rigopiano prima e dopo la slavina (Ansa)

Roma, 19 gennaio 2017  - Il livello di rischio valanghe si sta alzando dal grado di 'forte 4' al livello massimo di 'Molto forte 5'.  E' l'avverimento del Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri. Infatti le abbondanti nevicate delle ultime 24-48 ore, associate al vento forte, e quelle previste nelle prossime 24 ore, determinano in tutte le aree montane dell'Appennino centrale (Marche, Abruzzo, Lazio e Molise), un aumento sempre più significativo del pericolo valanghe.

Chiaro che le scosse di terremoto in corso nelle aree determinano una ulteriore probabilità di provocare il distacco di valanghe. In particolare, nelle aree montane interessate, dove è presente uno spessore di neve superiore ai 30 cm, su tutti i siti abituali di scaricamenti valanghe, su tutti i pendii ripidi, fino a quote di fondovalle, al di sopra dei 700 metri, sussiste "una estrema instabilità del manto nevoso ed un conseguente pericolo di distacco spontaneo di masse nevose di medie e grandi dimensioni sia in aree non controllate e non antropizzate (alta quota) sia in aree antropizzate". 

Probabile distacco, aggiungono i Carabinieri forestali, "provocato anche con passaggio di motoslitte, singoli escursionisti e sciatori ovvero con un debole sovraccarico (singolo sciatore e/o escursionista) e di qualsiasi altro mezzo meccanico". Il consiglio principale è di "evitare assolutamente" nelle prossime ore e nei prossimi giorni le uscite e la frequentazione di pendii ripidi innevati, a piedi, con gli sci, con le ciaspole o con le motoslitte o con qualsiasi altro mezzo meccanico. L'azione potrebbe sollecitare l'instabilità del manto nevoso attualmente esistente determinando su pendii ripidi distacchi di valanghe di medie e grandi dimensioni. 

Quindi il rischio su aree frequentate e su eventuali strutture, infrastrutture, strade e piste da sci, sta aumentando. Avvertenze che non decadono col bel tempo: infatti i primi tre giorni di sole dopo un periodo di nevicate come quelle che si stanno registrando in questi giorni, sono i più pericolosi per il distacco spontaneo, o meno, di valanghe.