Roma, 12 gennaio 2019 - Tutto pronto. Negli Stati Uniti i terrapiattisti si stanno preparando al ‘viaggio del secolo’: nel 2020 salperanno per una crociera intorno al mondo, organizzata dalla Flat Earth International Conference. Tuttavia c’è un particolare: non si sa ancora se useranno i satelliti e le carte di navigazione attuali, basati sul principio che la Terra sia rotonda, e come faranno ‘quadrare’ le loro idee. Un dettaglio, diciamo: tutte le navi del mondo navigano basandosi sul principio che la Terra sia rotonda, e si servono di Gps e strumenti per la navigazione elettronica, che permettono di navigare in modo sicuro e tracciare automaticamente la loro posizione. Come spiega il sito Flat Earth Wiki, qualsiasi potenziale tour operator non dovrebbe essere preoccupato di cadere dalla Terra piatta, quanto piuttosto della barriera rappresentata dall’Antartide, che potrebbe fermarli prima di arrivare al bordo terrestre: «La Terra è a forma di disco col Polo Nord al centro, e l’Antartide un muro intorno al bordo». Rimane da spiegare come navigare senza satelliti. Affidarsi al sestante?
- di FRANCO CARDINI
Niente paura, se ne sono viste di tutti i colori. Avete presente ad esempio la ‘teoria della Terra cava’ e il sedicente professor Hans Horbiger? Ancora nell’Ottocento, occultisti e misteriosofi parlavano di queste cose con grande sicurezza: e ispirarono il Jules Verne (un gran reazionario, ma soprattutto un gran furbone) per Un viaggio al centro della Terra . Durante il Terzo Reich, pare che il ‘professor’ Horbiger riuscisse a tirar dalla sua anche qualche gerarca nazista. Secondo lui la terra era cava e noi ci abitavamo dentro, come formiche attaccate alle pareti concave dell’interno di una boccia per pesci rossi.
L'idea che la terra è piatta, dal canto suo, è in fondo plausibile: lo abbiamo pensato un po’ tutti, da bambini. Le antiche culture che l’hanno immaginata così sono state molteplici; le cosmogonie egizia, babilonese, induista e buddhista ne parlano in questo senso.
Ma già gli antichi greci, buoni navigatori e osservatori eccellenti, non ci cascavano più. I pitagorici, a loro volta debitori di tesi indiane, persiane e forse cinesi, avevano già intuito qualcosa sulla sfericità del pianeta. Aristotele non aveva dubbi al riguardo. Ma la decisiva e definitiva dimostrazione della sfericità della Terra si deve a un matematico, geografo e astronomo greco-egizio di ventitré secoli fa, Eratostene di Cirene (280 a.C.- 195 a.C.), direttore della biblioteca di Alessandria, che riuscì addirittura a misurare con esattezza quasi perfetta la lunghezza dei meridiani terrestri.
Vero è che, all’inizio del medioevo, nacquero al riguardo perplessità connesse con il parziale oblìo della scienza antica. Il terrapiattista più celebre è senza dubbio un mercante egizio-bizantino del VI secolo d.C., Cosma detto ‘Indicopleuste’ (perché apre avesse viaggiato nell’Oceano indiano), secondo cui la Terra era un parallelepipedo, una specie di cofano, fatto a somiglianza della biblica Arca dell’Alleanza: le terre emerse e i mari giacevano sul fondo del cofano, il cielo ne era il coperchio e ai quattro alti di esso altrettante alte muraglia di pietra, come immense montagne, reggevano la volta celeste. La Bibbia sembrava dargli ragione, ma la scienza del tempo – tanto cristiana quanto, più tardi, musulmana – non lo prese sul serio e continuò a preferirgli Aristotele e Tolomeo. Terra ferma al centro dell’universo, questo sì, fino a Copernico e anche un po’ oltre: ma piatta, no davvero.
Chi oggi sostiene che nell’antichità e nel medioevo ci si immaginava una terra piatta e circolare circondata dall’oceano è vittima di un equivoco: gli antichi sostenevano semplicemente che la terra era sì sferica, ma a esser un circolo più o meno compatto era l’insieme delle terre emerse e abitate (l’«ecumène») completamente circondate dall’oceano il quale dunque, visto dalle sponde detta terraferma, si presentava come un anello circolare liquido: mentre in realtà occupava con al sua massa acquea la maggior parte della sfera terrestre.
IN CROCIERA SULLA TERRA PIATTA - I terrapiattisti odierni hanno un’idea simile, ma in realtà hanno fatto il cammino inverso rispetto a Cosma: se egli s’immaginava la terra grosso modo quadrangolare, essi, anziché la ‘quadratura del cerchio’, propongono la ‘circolatura del quadrangolo’. La loro terra è immaginata a somiglianza della proiezione verticale del pianeta, con il Polo Nord ch’è un punto centrale e il Polo Sud che coincide con la circonferenza esterna del pianeta ed è costituito da un’immensa massa continentale montagnosa, un «orlo rialzato» della superficie terrestre: che, se non altro, ha la funzione d’impedire alle acque oceaniche e anche a noi di precipitare dal bordo della terraferma nel vuoto cosmico. Ora, proveranno le loro teoria con una grande crociera, o forse una serie crociere. Il principio di base è sempre lo stesso, quello che sorregge tanti blog e convince tanti twitter. La scienza è una grande massa di fake news messa insieme dagli scienziati, anzi dagli scientisti : boriosi agenti prezzolati al soldo di complottisti intenti a raccontarci la balla della terra sferica.
Secoli di scoperte e di prove scientifiche sono tutte un bluff organizzato da una banda di secchioni che pretendono di possedere la verità perché «hanno studiato». Se si può ‘dimostrare’ che i vaccini non servono a nulla, figurarsi la scienza geografica. Un altro esempio, come direbbe Alessandro Baricco, della polemica della «gente» contro le élites, del Bar dello Sport contro Accademie e Laboratòri. Viva la Rivoluzione dell’Ignoranza!