Martedì 30 Luglio 2024

Omicidio a Terno d’Isola, Sharon Verzeni uccisa a coltellate. Si cerca l’arma del delitto: “Non gettate i rifiuti”

La donna è stata trovata in un lago di sangue: aveva ferite da arma da taglio al torace e alla schiena. E’ stata lei stessa a chiamare il 112: dopo essere stata portata in codice rosso in ospedale, è deceduta in mattinata. Nessun indagato ma diverse piste aperte

Terno d'Isola, i carabinieri sul luogo dell'omicidio e, nel riquadro, la vittima Sharon Verzeni

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Terno d’Isola (Bergamo), 30 luglio 2024 – Omicidio, nella notte tra lunedì e martedì, poco prima dell’1, a Terno d’Isola, nella Bergamasca. Una donna è stata trovata in un lago di sangue con ferite da arma da taglio alla schiena e al torace, a terra in via Castegnate. È stata lei stessa a chiamare il 112, riuscendo a dire: “Aiuto! Sono stata accoltellata”. Subito soccorsa, è stata portata d'urgenza all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è poi deceduta.  

La vittima

La vittima si chiamava Sharon Verzeni, aveva 33 anni ed era originaria di Bottanuco ma viveva a Terno d’Isola da circa tre anni con il compagno. Aveva studiato da estetista e lavorava part time in un nail bar.

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Le ferite e i soccorsi

La 33enne è stata rinvenuta in strada con ferite da arma da taglio al torace e alla schiena. Scattato l'allarme, la donna è stata soccorsa dalla Croce rossa di Bonate Sotto e portata in codice rosso all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov'è stata ricoverata in prognosi riservata. Le ferite riportate si sono però rivelate troppo gravi e nel corso della mattina è avvenuto il decesso.

Le indagini

La vicenda è ancora poco chiara e sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di Zogno, coordinati dal pm Emanuele Marchisio. Stando alle prime informazioni, sembra che il compagno della vittima fosse a casa sua, mentre la 33enne aveva l’abitudine di uscire a correre di sera da sola. Gli abitanti delle palazzine di via Castagneto hanno detto di “non aver sentito, nè visto niente”.

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona potrebbero essere utili per capire cosa sia successo e il Comune ha messo a disposizione degli inquirenti tutti i filmati. 

Nel frattempo, i militari stanno perlustrando la zona per cercare l'arma del delitto, che potrebbe essere stata abbandonata nei dintorni. Per questo, il sindaco di Terno d’Isola, Gianluca Sala, ha voluto rilanciare un invito degli inquirenti: “La magistratura raccomanda a tutti i cittadini di astenersi dal conferimento dei rifiuti a partire da oggi, martedì 30 luglio, fino a sabato 3 agosto, per favorire il corretto svolgimento delle indagini. Inoltre, si informa che la piattaforma ecologica è stata chiusa al pubblico almeno fino a sabato 3 agosto” si legge in un post diffuso su Facebook.

Le ipotesi

Gli investigatori invitano chiunque fosse in possesso di informazioni ritenute utili a rivolgersi al Comando provinciale Carabinieri di Bergamo. Nello scarno comunicato rendono inoltre noto che si stanno “esaminando attentamente diverse ipotesi investigative. Al momento non ci sono persone indagate, ma l'indagine è in una fase estremamente delicata che richiede il massimo riserbo e non consente di disvelare ulteriori particolari”.

Il cordoglio dei sindaci

Il sindaco Gianluca Sala ha inoltre espresso il cordoglio dell'amministrazione e ha pregato “l'intera cittadinanza di rispettare la privacy dei suoi cari in questo momento di dolore”. “Il nostro Comune ribadisce la massima collaborazione alle indagini delle Forze dell'Ordine. Ci auguriamo - ha aggiunto sui social - che un simile gesto non rimanga impunito. Confidiamo nell'operato delle Forze dell'Ordine, che ringraziamo per la prontezza, la professionalità e la sensibilità dimostrate”.

Anche l’Amministrazione Comunale di Bottanuco ha voluto esprimere la più sentita vicinanza ai familiari di Sharon Verzeni. Sul profilo social del Comune è infatti stato postato un messaggio del sindaco Rossano Pirola: “Si invita la cittadinanza a rispettare la privacy della famiglia in questo momento di immenso dolore, mentre gli inquirenti stanno ricostruendo la verità dietro alla tragedia che si è consumata nella scorsa notte. Confidiamo che possano fare velocemente luce sull'accaduto, che vengano individuati e puniti i responsabili, anche se ciò non potrà mai restituire Sharon ai suoi cari, né cancellare il dolore e l'angoscia che ha improvvisamente scosso la nostra comunità”.