Lunedì 30 Settembre 2024

Termosifoni e contabilizzatori, tempo scaduto. Scattano le multe

Dal 1 luglio 2017 l'installazione dei contacalore nei condomini con riscaldamento centralizzato dovrà essere completata. Quanto costano, come funzionano e a quanto ammontano le sanzioni

Termoidraulico al lavoro (ImagoE)

Termoidraulico al lavoro (ImagoE)

Roma, 30 giugno 2017 - Termosifoni, il tempo è scaduto. Da domani scatteranno le sanzioni per chi non avrà ancora installato i contatori individuali, necessari a misurare l'effettivo consumo di calore nelle case dei condomini con riscaldamento centralizzato. Il termine per l'aggiornamento tecnico, che era stato prorogato di sei mesi, scade oggi 30 giugno 2017. Non ci saranno più scuse dunque: dal 1 luglio, come vuole il decreto legislativo 102/2014, gli impianti dovranno essere a norma: pena, multe salate. 

Niente paura però, i ritardatari potranno contare sul buon senso: i controlli, con tutta probabilità, cominceranno dopo l'estate con l'avvicinarsi della stagione fredda. Quindi, se i lavori sono già stati deliberati, e a maggior ragione se sono iniziati, i condomini riusciranno molto probabilmente a completare l'installazione entro l'inizio dell'inverso e ad evitare le sanzioni.

MULTE SALATE - Le multe previste, si diceva, sono elevate: viaggiano fra i 500 e i 2.500 euro "per ciascuna unità immobiliare". La sanzione sarà accompagnata dalla diffida a mettersi in regola entro 45 giorni.

CHI DEVE INSTALLARE I CONTATORI - Ricordiamo però che non tutti sono obbligati a mettere i contabilizzatori.  La legge infatti prevede che, nel caso in cui l'installazione sia "inefficiente in termini di costi" e sproporzionata "rispetto ai risparmi energetici potenziali" (come succede in regioni molto calde) o nel caso di "impossibilità tecnica", il condominio è esentato. L'esenzione non può essere decisa dai singoli condomini: ci vuole la relazione di "un progettista o un tecnico abilitato" che certifichi il tutto. In mancanza di essa, scatterà comunque la sanzione. 

COME CAMBIA LA SPESA E DA QUANDO - Grazie al contacalore individuale, si pagherà il riscaldamento a consumo. Non da subito però: il primo anno la suddivisione avviene per millesimi. Si paga quindi in base alla metratura dell'appartamento (i condomini comunque possono decidere un criterio diverso). E' dal secondo anno che scatterà la ripartizione a consumo vera e propria.

E SE LA MIA CASA SI SCALDA MENO? Succede nelle regioni più fredde che gli appartamenti collocati al centro dell'edificio si avvantaggino del riscaldamento generale. E che quindi utilizzino meno energia degli altri. Per tamponare gli effetti della sperequazione, la legge prevede che il differenziale del fabbisogno termico è superiore al 50%, la divisione potrà essere decisa dal condominio con un 70% in base a consumi effettivi e il restante 30% in base ai millesimi.

COME FUNZIONANO I CONTABILIZZATORI DI CALORE? Sono apparecchi in grado di quantificare il calore effettivamente consumato. Si applicano ai singoli termosifoni, insieme con valvole termostatiche, utili per regolare la chiusura/apertura dei diversi caloriferi.

QUANTO COSTANO? Il costo per ogni singolo calorifero varia dai 70 ai 100 euro (ma per alcuni modelli servono anche 200 euro). Nel giro di 5 anni, si stima comunque che la spesa possa essere ammortizzata grazie al risparmio energetico e grazie anche alla detrazione del 65% in dichiarazione dei redditi.