
Roma, 13 aprile 2025 – Tredici poliziotti sono rimasti feriti durante gli scontri nei pressi dello stadio Olimpico prima del derby fra Lazio e Roma. Lo si apprende da fonti della questura. Bottiglie, sassi e altri oggetti sono stati lanciati contro gli agenti che sono riusciti a contenere gli ultras.

Scene di guerriglia urbana nei pressi dello stadio Olimpico di Roma dove stasera si giocherà il derby tra Lazio e Roma. Lancio di oggetti contro le forze dell'ordine vicino ponte Milvio. Tutto è nato quando un gruppo di circa 300 tifosi giallorossi da piazza Mancini ha tentato di spostarsi verso quell'area dedicata all'afflusso dei tifosi laziali, ma ha trovato lo schieramento degli agenti.

Anche un gruppo di tifosi laziali avrebbe tentato di spostarsi verso l'area destinata ai romanisti. Momenti di altissima tensione, da parte dei tifosi sarebbe partito un lancio di bottiglie e oggetti contro i poliziotti. Nella zona di Ponte Milvio la polizia è dovuta ricorrere all’uso di idranti.
Purtroppo non è la prima volta che gli scontri fra gli ultras di Roma e Lazio guastano le ore immediatamente precedenti al derby. Incidenti che, negli ultimi anni, avevano portato spesso a collocare la gara in orari pomeridiani o alle 18 per questioni di ordine pubblico evitando le 20.45 per rendere più semplice la gestione dell’ordine pubblico.
La cronaca degli scontri
Un gruppo di centinaia di ultrà giallorossi tenta di raggiungere i supporter biancocelesti e davanti allo stadio Olimpico va in scena l'ennesimo copione di violenze durante il derby tra Lazio e Roma. I momenti di maggiore tensione si sono verificati prima dell'inizio della partita, a partire dal tardo pomeriggio, quando a piazza Mancini cinquecento romanisti, molti a volto coperto, si sono mossi da ponte Duca d'Aosta diretti a Ponte Milvio, per raggiungere l'area dov'erano radunati i laziali: di fronte si sono però ritrovati lo schieramento degli agenti e da lì è partito il lancio di oggetti contro il cordone delle forze dell'ordine. Gli stessi tifosi sono stati respinti e hanno infine desistito, ma altre tensioni si sono poi verificate anche a Ponte Milvio, dove alcune centinaia di laziali che si stavano dirigendo allo stadio sono tornati indietro, attaccando il gli agenti della polizia già schierati, che per disperdere i violenti ha utilizzato idranti e lacrimogeni. La guerriglia degli ultrà è proseguita anche nelle zone vicine e su viale Pinturicchio sono stati danneggiati un semaforo e alcune macchine durante il lancio di bottiglie e sassi. Il bilancio finale degli scontri, appreso da fonti della questura romana, parla di 13 poliziottiferiti.

"Bottiglie, sassi e altri oggetti sono stati lanciati contro gli agenti che sono riusciti a contenere gli ultras”, fanno sapere le stesse fonti. Non erano certamente queste le aspettative della vigilia. Il piano sicurezza era scattato già diverse ore prima e in questura a Roma non erano emersi “specifici elementi di criticità”. Tuttavia l'attenzione era massima. A ciascuna tifoseria era stata, come da prassi, riservata una diversa zona di afflusso allo stadio. Erano state facilitate le operazioni di allestimento delle coreografie da parte delle rispettive compagini ultras e tutti gli impianti di videosorveglianza, della struttura sportiva e in strada, sono stati - ha fatto sapere la Questura - “proiettati al massimo regime di funzionalità per offrire un supporto elettronico agli operatori delle forze di polizia impiegati”.
La polizia, questa mattina, durante le fasi di bonifica pre-derby tra Lazio e Roma, nei pressi del Ponte della Musica, ha sequestrate tre mazze e alcuni tubi di ferro.
Piantedosi
"Si susseguono i vergognosi attacchi di delinquenti contro le forze dell'ordine: a Milano per una manifestazione caratterizzata da danneggiamenti e aggressioni, a Torino in occasione di un rave abusivo, a Roma con ultrà scatenati in violenze di ogni tipo. A fronte di questi comportamenti indegni e inaccettabili, le forze di polizia continuano a svolgere il proprio lavoro con equilibrio e professionalità, garantendo la sicurezza della collettività in condizioni molto difficili. A loro va la gratitudine e il pieno sostegno del governo. Per questo, oltre al decreto-legge sicurezza appena varato, siamo determinati a portare avanti ogni ulteriore misura necessaria per garantire l'incolumità degli uomini e delle donne in divisa”. Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.