Roma, 22 novembre 2023 – Fa sempre più caldo sulla Terra. Lo confermano le temperature in continuo rialzo negli ultimi decenni, fino al primato di quest’anno. Parlano i numeri: il primo novembre 2023 la temperatura media della superficie degli oceani, nella zona compresa fra il 60/mo parallelo Sud e il 60/mo parallelo Nord, è stata di 20,79 gradi, la più alta finora registrata e ben 0,4 gradi sopra le medie del periodo. Lo indica il programma Copernicus dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), il servizio di osservazione satellitare e da stazioni su terra e mare dell'Unione Europea, che già aveva avvertito come il 2023 sia diventato l’anno più caldo di sempre prima ancora di essere finito.
Il record del 17 novembre
Non è tutto. Oltre al primato della temperatura media registrata negli oceani, gli scienziati di Copernicus segnalano un altro record registrato lo scorso venerdì 17 novembre, primo giorno di sempre in cui la temperatura globale ha superato i 2 gradi dei livelli preindustriali. L'annuncio lo ha dato su X Samatha Burgess, vicedirettrice di Copernicus: "La temperatura globale provvisoria nel set di dati ERA5 per il 17 novembre rilevata da Copernicus è stata di 1,17 gradi superiore al periodo 1991-2020, la più calda mai registrata. La nostra stima è che sia stato il primo giorno in cui la temperatura globale è stata di oltre 2 gradi superiore ai livelli del 1850-1900 (o preindustriali)”. Mentre sabato 18 novembre, la stima di Copernicus è stata di 2,06 °C. Da sottolineare che la temperatura di riferimento è quella media dell'aria superficiale (a due metri dal suolo) di tutto il pianeta e abbraccia i dati sia dell'emisfero boreale/settentrionale, sia quelli dell'emisfero australe/meridionale. Va ricordato, inoltre, che alla COP21 di Parigi del 2015 si decise con lo storico Accordo l'obiettivo di limitare ben al di sotto di 2 gradi.
Cosa succede in Italia
I tristi primati climatici di novembre non finiscono qui: per quanto riguarda l'Italia, alcune stazioni meteorologiche della Sicilia hanno rilevato a metà del mese picchi di ben 30 gradi centigradi. Come per l'aria, per quanto riguarda le acque degli oceani, continua il tred di record segnati da aprile in poi. “Siamo ben oltre a tutti i valori registrati negli anni '90 e 2000 - commenta Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr - che influenzano il tasso di umidità nell'atmosfera con i conseguenti eventi estremi registrati anche in Italia”. Secondo l'esperto, “anche se le condizioni di El Niño hanno continuato a svilupparsi nel Pacifico equatoriale, ciò non basta a spiegare l'impennata delle temperature. Inoltre valori fuori scala si sono registrati anche nel Pacifico settentrionale, nell'Atlantico e nel Mar Mediterraneo”.
Il 2022 (per ora) l’anno più caldo
Dati che potrebbero presto incoronare il 2023 come l'anno più caldo della storia dell’umanità. “Fino ad ottobre, a livello globale lo è stato e - conclude Gozzini - al momento la tendenza è già superiore al 2016, che detiene il primato. In Italia, però, l'anno più caldo registrato dal 1800 è ancora il 2022, che ha segnato +1.15 gradi celsius sopra la media contro gli attuali +1.05 gradi celsius del 2023”.