Aosta, 12 agosto 2024 – Un caldo estremo, con temperature nettamente sopra le media. E uno zero termico che arriva a quote elevatissime. Come è accaduto nelle ultime ore sul Monte Bianco, la vetta più alta d’Italia e d’Europa, dove il termometro si è fermato sopra gli zero gradi centigradi per un giorno e mezzo: 33 ore consecutive per l’esattezza.
Il caldo che sta interessando l'Italia si è fatto sentire anche in cima al Monte Bianco, vetta che misura 4.805 metri. “La temperatura dell'aria, registrata dalla stazione meteo automatica posizionata al Colle Major a 4.750 metri sul livello del mare, è rimasta sopra lo zero per 33 ore consecutive, dalla mezzanotte del 10 agosto alle 9 del 11 agosto”. si legge in un post Arpa Valle d'Aosta. Valori di temperatura “così alti sono stati registrati, per periodi più limitati, anche il 5 agosto (cinque ore consecutive), il 18 e il 30 luglio”.
In queste ore il caldo che sta soffocando l’Italia ha raggiunto punte che hanno portato lo zero termico intorno ai 5.000 metri. Un dato molto alto. Lo zero termico indica infatti l’altitudine sopra la quale la temperatura va sotto gli zero gradi centigradi. Un innalzamento di questa quota implica un maggior livello di scioglimento dei ghiacciai.
Un problema non solo a livello climatico ma anche dal punto di vista della sicurezza degli escursionisti-alpinisti. E’ proprio di pochi giorni fa (il 5 agosto) il distacco di un saracco sul Monte Bianco che ha travolto 15 escursionisti causando un morto e 4 feriti.
L'attuale "persistenza di elevate temperature alle alte quote – sottolinea Arpa Valle d'Aosta – è responsabile dell'intensa fusione glaciale e della veloce riduzione della copertura nivale, che quest'anno aveva fatto ben sperare per lo stato di salute dei ghiacciai della Valle d'Aosta”. Il dato di temperatura riportato è “una media oraria, misurata da due diversi termo-igrometri, installati entro schermi ombreggianti secondo gli standard”.
In questi giorni l’Italia, e l’Europa, sono interessate da un intensa massa d’aria calda proveniente dall’Africa. L’anticiclone Caronte sta portando temperature di 10-12 gradi superiori alla media e in particolar modo a temperature minime molto elevate dando vita a quelle che in gergo vengono definite “notti tropicali”. In questo caso, soprattutto nelle pianure con un elevato tasso di umidità, nemmeno nelle ore notturne il termometro scende a temperature tali da dare un minimo di refrigerio creando problemi al sonno delle persone.
E lo zero termico in Piemonte ha raggiunto la quota di 5.206 metri, sfiorando il record di 9 anni fa, quando era salito fino a 5.296 metri. È il dato registrato sabato scorso, con un radiosondaggio, a Cuneo Levaldigi da Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale). Vicinissima al primato anche la temperatura massima misurata alla Capanna Margherita, sul Monte Rosa: a 4.554 metri di altitudine il termometro è arrivato a 9 gradi, due decimi in meno rispetto ai 9.2 gradi dell'estate scorsa, tre decimi sotto il primato, 9.3 gradi, del 2015.
La neve che ancora copriva i ghiacciai si è trasformata in acqua accelerando la fusione dei ghiacciai: "Da Capanna Margherita, dove Arpa Piemonte ha una stazione meteo che è la seconda più alta d'Europa ed è l'osservatorio più alto d'Europa – spiega Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte –, si può osservare che l'abbondante copertura nevosa ancora presente alle alte quote si sta trasformando e riducendo rapidamente liberando grandi quantità di acqua di fusione; il ghiaccio libero dalla neve risulta esposto a forte fusione, contribuendo alla riduzione delle masse glaciali”. In Piemonte ancora due giorni di gran caldo, con massime reali di 34 gradi (37 percepiti) poi è atteso un calo di 2-3 gradi.