
La conduttrice tv Diletta Leotta (Alive)
Roma, 30 aprile 2020 - Il lato oscuro della rete si nasconde in chat e portali web praticamente accesibili a tutti. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha identificando e denunciato gli amministratori di tre canali Telegram con migliaia di utenti, che garantivano accesso a immagini denigranti e contenevano commenti offensivi: 'La Bibbia 5.0', 'Il vangelo del pelo', e un ultimo denominato 'Stupro tua sorella 2.0'. Chat di gruppo che hanno preso di mira anche diversi protagonisti del mondo dello spettacolo.
Diletta Leotta fra le vittime
C'e' anche Diletta Leotta tra le vittime dei 'pirati informatici'. La conduttrice televisiva, popolarissimo volto del calcio targato Dazn, ha deciso di esporsi in prima persona proprio per dimostrare l'importanza di denunciare un tipo di reato che invece spesso resta 'sommerso'. Importante per gli investigatori anche il contributo del rapper Fedez, che ha raccolto le segnalazioni avute da follower e denunciato il tutto alla Postale. Uno degli utenti, un 29enne bergamasco, è stato indagato per aver utilizzato i citati canali a scopo di revenge porn nei confronti della ex compagna. Tra le vittime, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo che hanno deciso di esporsi in prima persona per dimostrare l'importanza di denunciare questo tipo di fatti.
Lapo Elkann: vigliacchi digitali
Sull'accaduto è arrivato anche un secco tweet di Lapo Elkann: "Il revenge porn come il cyber bullismo sono due problemi terribili della nostra società. Delinquenti che dietro uno smartphone o un pc portano persone, spesso donne giovani, al suicidio. Pene esemplari per questi vigliacchi digitali".
Lei non capisce il Revenge porn: arrogarsi il diritto di diffondere la vita privata e intima intima di una persona. Dobbiamo ripartire dalla SCUOLA e dai più piccoli, sono la nostra speranza...la nostra generazione sta evidentemente fallendo https://t.co/dcDmJ5XEhz
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) April 30, 2020
In particolare, grazie all'operazione 'Drop the revenge' svolta in diverse città d'Italia, l'amministratore di 'Stupro tua sorella 2.0' e di 'Il vangelo del pelo', 35enne della provincia di Nuoro, e' stato trovato nell'atto di operare su Telegram quando gli investigatori hanno fatto accesso alla sua abitazione, mentre l'amministratore di 'La bibbia 5.0' e' risultato un minore di 17 anni, il quale, mettendo in vendita le immagini pornografiche dell'archivio La Bibbia 5.0, aveva raccolto circa 5.000 euro.