Matteo Salvini a Chiomonte (Dire)
Torino, 1 febbraio 2019 - Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini è arrivato a Chiomonte per visitare il cantiere della Tav. "Se tornare indietro costa come andare avanti, io sono per andare avanti - dice il titolare del Viminale -. Prima si fa meglio è. Sicuramente una cosa che non si può permettere l'Italia è l'incertezza".
"Sono qui non in polemica ma per costruire. Siamo un governo che fa squadra", spiega commentando anche la diversa posizione degli alleati. "I 5 stelle hanno ragione, il progetto è partito probabilmente sovrastimato, ma ci sono 25 chilometri già scavati nella montagna: ritengo più utile completarli anziché riempire i buchi - continua Salvini -. L'opera si può ridimensionare, il contratto di governo è chiaro. A occhio si può risparmiare almeno un miliardo di euro dei 4,5 previsti, da reinvestire sulla metro di Torino o per il sostegno ai comuni interessati dall'opera".
Sulla Tav "saremmo gli unici che si fermano: ci sono altri tunnel sotto le Alpi, tutti stanno andando avanti - ci tiene a sottolineare il vicepremier -. Saremmo gli unici che invece di andare avanti torniamo indietro". La Torino-Lione, ricorda, "toglie un milione di tir, tonnellate di Co2 e inquinamento dalle autostrade: è meglio avere meno inquinamento, meno macchine in giro e non il contrario".
Poi passa alle lodi dell'opera. "Si completi questa incredibile, eccezionale opera pubblica di cui l'Italia dovrebbe avere vanto in giro per il mondo perché di opere così fatte ne ho viste poche", dice infatti Salvini. "Ci sono in ballo - prosegue - 50mila posti di lavoro tra diretti e indiretti e in un momento di crisi economica rinunciarvi e mettere a rischio il lavoro di aziende mi sembra poco sensato. Quindi da domani continueremo a fare quello che abbiamo fatto con testardaggine guardando i numeri: basta che siano numeri oggettivi".
Tav, Conte: "Ci sono altri cantieri, abbiamo sbloccato Tap e Brennero"
PARIGI - E dall'altra sponda arrivano le parole della ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, anche lei oggi in una visita al cantiere del tunnel a Saint-Martin-la-Porte. "La Francia è veramente impegnata in questo progetto. È più di un progetto, è una realizzazione", dice l'esponente del governo transalpino che, secondo i media francesi, si dice "fiduciosa" sulla decisione dell'esecutivo italiano. Borne non ha indicato tempi e scadenze, ma ha ricordato che bisogna rispettare il calendario per non perdere i finanziamenti Ue. Per la ministra la Tav Torino-Lione deve "arrivare fino in fondo". Tuttavia, ha avvertito, "per realizzare questo tunnel franco-italiano bisogna essere in due".
DI MANLIO (M5S) - Le parole di Salvini però continuano a non piacere al Movimento 5 Stelle. "Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav ma un buco di 5 metri - scrive in una nota Manlio Di Stefano, sottosegretario grillino agli Affari Esteri -. Di quale opera parla? Non esiste nessuna opera in corso. Su questo tema non bisogna fare propaganda elettorale, bisogna dire solamente la verità agli italiani. Noi vogliamo investire i soldi dei cittadini italiani per realizzare opere utili a tutti, opere che servono ai cittadini ogni giorno".
APPENDINO - "Non è una novità. Stiamo commentando da un anno il fatto che ci siano due visioni diverse nel governo sulla questione Tav", dice intanto la sindaca di Torino, Chiara Appendino, commentando le dichiarazioni del ministro dell'Interno. "Si è deciso un percorso - aggiunge - ora speriamo che il ministro Toninelli condivida con la Francia l'analisi e poi finalmente si dibatta nel merito".
PROTESTA - L'arrivo di Salvini è stato preceduto da momenti di tensione tra polizia e manifestanti No Tav. Sono una decina gli attivisti che si oppongono alla realizzazione della nuova ferrovia ad Alta Velocità. Il gruppo ha lanciato qualche provocazione all'indirizzo delle forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa ha reagito con qualche manganellata. Nella zona è in corso una abbondante nevicata.
